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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Selvazzano Dentro

Omicidio di Selvazzano, un tragico incidente o un delitto premeditato? Oggi l'udienza di convalida del fermo per il figlio della vittima

Il figlio 16enne di Enrico Boggian si difende: "Volevo fargli uno scherzo". Ma il mancato soccorso del genitore e l'alibi dell'uscita in bicicletta fanno dubitare gli inquirenti

Continua a ripetere che non voleva, che è stato solo "un incidente". È il figlio 16enne dell'imprenditore Enrico Boggian, 52 anni, morto venerdì scorso nella sua abitazione di Selvazzano Dentro, ucciso da un colpo di fucile sparato dal ragazzo.

LA VERSIONE DEL RAGAZZO. Il giovane avrebbe prelevato di nascosto l'arma, già con il colpo in canna, dalla camera da letto del nonno (acquisito, è in realtà il compagno della nonna paterna), con l'intenzione - è questa la versione dell'adolescente - di fare uno scherzo al padre.

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I DUBBI DEGLI INQUIRENTI. Ma la tesi della "bravata" finita in tragedia - come riportano i quotidiani locali - pare non convincere del tutto gli inquirenti: perché, se è stato solo un incidente, il ragazzo non ha allertato immediatamente i soccorsi per cercare di salvare la vita al genitore? E, ancora, come si spiega il tentativo da parte del 16enne - intricato per essere stato creato sul momento -  di allontanare da sé le responsabilità, creandosi l'alibi dell'uscita in bicicletta, chiamando la vicina per farsi aprire il cancello di casa e fingendo il dramma del rinvenimento del cadavere del papà, destando l'attenzione della stessa vicina con le sua urla disperate? 

L'UDIENZA DI CONVALIDA DEL FERMO. Al momento, il figlio di Enrico Boggian è accusato di omicidio volontario. Oggi, martedì 28 marzo, è in programma l'udienza di convalida del fermo: il ragazzo dovrà presentarsi con il suo legale, l'avvocato Ernesto De Toni, davanti al giudice del tribunale dei minori di Venezia Valeria Zancan.

L'AUTOPSIA. Mercoledì, invece, la Procura dei Minori affiderà l'autopsia alla dottoressa Alessia Viero dell'Istituto di medicina legale di Padova. L'esame autoptico servirà ad approfondire le circostanze della morte dell'imprenditore e a chiarire se qualcosa potesse essere fatto per salvargli la vita. L'accertamento dovrebbe essere eseguito entro il fine settimana.

IL FUCILE DEL NONNO. C'è poi la questione del fucile, di proprietà del nonno acquisito del giovane: la mancata custodia dell'arma potrebbe avere pesanti risvolti giudiziari per l'uomo, colui che, peraltro, avrebbe insegnato al giovane a sparare.

ASCOLTATI GLI AMICI. Infine, proseguono le indagini degli inquirenti, che in queste ore stanno ascoltando anche gli amici del giovane per capire se ci sia stata un'intenzionalità nel parricidio ed eventualmente quale possa esserne stato il movente.

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