Lavoravano in nero e percepivano il reddito di cittadinanza: scoperti dalla guardia di finanza
Dei 66 lavoratori in nero in 4 avevano anche il reddito di cittadinanza: il loro datore di lavoro ha preso migliaia di euro di multa e la misura per i lavoratori è stata revocata. L'operazione delle fiamme gialle ha permesso di rintracciare diversi furbetti
Lavoravano in nero e alcuni percepivano il reddito di cittadinanza. La guardia di finanza di Este ha scoperto 66 persone che lavoravano in nero: quattro di queste risultavano beneficiarie di oltre 50 mila euro di reddito di cittadinanza, subito recovato.
Le indagini
L’operazione è nata durante i servizi di controllo economico del territorio e di gestione dell’emergenza Covid. In piena quarantena, le fiamme gialle hanno bloccato un autocarro con a bordo 4 persone di origine marocchina, senza autocertificazione, che hanno riferito di star andando al lavoro. Gli accertamenti sul caso hanno fatto emergere che i 4 fermati non erano formalmente assunti dal datore di lavoro di cui avevano parlato durante il controllo e non solo: al loro capo veniva da tempo negato il permesso di soggiorno per il reato di caporalato. Sono partiti quindi diversi controlli sul lavoro sommerso nei confronti di questo imprenditore e dei suoi “dipendenti”, che svolgevano attività agricola in nero. Il datore di lavoro ha ricevuto una multa di 74 mila euro. Ma non finisce qui perché 4 lavoratori percepivano il reddito di cittadinanza, misura assistenziale che è stata subito revocata: sono stati recuperati oltre 12 mila euro già erogati ed è stato bloccato il versamento del denaro che era stato loro riconosciuto ma non ancora percepito, pari a 38 mila euro.
Il reddito di cittadinanza
Da quando è stata introdotta la misura diventata bandiera dei 5 stelle, i reparti del comando provinciale di Padova della guardia di finanza ha effettuato 84 controlli. Di questi, 21 ricevevano il reddito di cittadinanza e sono stati controllati tutti i nuclei familiari per un totale di 31 persone per capire se ne avevano davvero diritto: in 19 non avevano i requisiti. Nel complesso, in materia di prestazioni sociali agevolate, sono risultati irregolari 29 controlli, con la conseguente denuncia che ha permesso di recuperare 136 mila euro di soldi pubblici.