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Cronaca

Operazione "Pantano", il sistema malato delle gare pubbliche

Dalle intercettazioni emerge il meccanismo di aggiudicazione dei bandi da parte degli imprenditori che si ingraziavano con regalie e benefit vari funzionari infedeli e politici compiacenti. Tutti gli arrestati e indagati

"Le gare pubbliche, per portare a casa bisogna esagerare, e dopo correggerle in corso d’opera. Bisogna che sin da quando fai il preventivo, verifichi che si possa modificare delle robe, capito, perchè altrimenti non porti a casa nemmeno una, perdi solo tempo". Questo il sistema "brevettato" per assicurarsi gli appalti pubblici - con elevati ribassi e i relativi guadagni tramite adeguamenti in corso d'opera - svelato da uno degli imprenditori padovani arrestato nell'ambito dell'operazione "Pantano" condotta dalla Guardia di Finanza e dai carabinieri di Padova che ha portato allo scoperto un sistema di corruzione, turbativa d'asta e abuso d'ufficio per bandi di gara del Comune, della Provincia, del V Reparto Infrastrutture dell'Esercito e dell’Ater di Padova.

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GLI ARRESTATI. Il virgolettato compare tra le intercettazioni delle 180 pagine dell'ordinanza di custodia cautelare che ha portato all'arresto di 3 imprenditori e di 5 dipendenti pubblici e alla denuncia di altre 22 persone indagate. In carcere sono finiti tre imprenditori edili: due di Curtarolo, il 37enne Manuel M. e il 35enne Roberto U, e il padovano 34enne Andrea C. Agli arresti domiciliari si trovano invece Aldo Luciano Marcon, il 63enne direttore generale dell’Ater di Venezia residente a Padova, il 49enne Roberto Lasalvia, tenente colonnello dell’Esercito e Capo ufficio alloggi e residente a Padova, il 45enne Massimiliano B., dipendente della Provincia di Padova e residente a Noale, il 56enne Nazario B., dipendente della Provincia e residente a Noventa e la 55enne Simonetta L., dipendente del Comune di Padova e residente in città.

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GLI INDAGATI. Denunciati a piede libero risultano invece l’ex deputato 55enne del Pdl Filippo Acierto, l'ex sua compagna 41enne presidente dell’associazione "Andromeda", il 52enne sindaco di Villafranca Padovana Luciano Salvò, il 69enne assicuratore padovano O.E.R. Denunciati anche 3 dipendenti dell'Ater: il 49enne S.G.C. residente a Carmignano, il 48enne A.G. residente a Padova, il 50enne S.C. residente a Cervarese Santa Croce. E ancora, il 91enne imprenditore P.F. residente a Padova. I dipendenti della Provincia: il 42enne L.F. residente a Curtarolo, il 57enne F.B. residente a Padova. Gli imprenditori: il 46enne D.T. residente a San Giorgio in Bosco, il 46enne L.S.F. residente a Monselice, il 61enne G.S. di Rubano, il 36enne N.F. di San Giorgio in Bosco e la parente S.F., il 47enne A.B. di Albignasego, il 62enne C.F. residente a Venezia, il 66enne M.B. di Curtarolo, il 43enne G.M. di Padova, il 48enne A.V. di Albignasego, il 52enne F. L. di Albignasego. Infine il 54enne M.M., dipendente del Comune di Albignasego dove è anche residente.

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