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Cronaca

Ordinanza slot, Tar boccia il ricorso "Avanti contro giochi mangiasoldi"

Non sussiste il "periculum in mora": non è accertabile la perdita di profitto procurata dalla riduzione dell'orario di funzionamento degli apparecchi. Bitonci: "In zona industriale consentiremo l'utilizzo anche dopo le 22"

Il Tribunale amministrativo regionale per il Veneto ha bocciato il ricorso presentato contro il comune di Padova, in merito all'ordinanza che limita l'orario di apertura delle sale slot.

NESSUN "PERICULUM IN MORA". “Secondo il Tar non sussiste il requisito del "periculum in mora" – spiega il sindaco Massimo Bitonci – perché il nostro provvedimento limita solo l'orario di funzionamento degli apparecchi con vincite in denaro e la contrazione dei profitti non può essere provata, così come la mancanza di convenienza dell'attività economica stessa, visto che negli ultimi anni il numero di slot è andato aumentando".

"APPARECCHI MANGIASOLDI". "Il Tar -continua - riconosce anche che il sindaco, quale autorità responsabile della salute pubblica, possa agire per tutelare i cittadini dal rischio ludopatia. L'ordinanza, come hanno spiegato i giudici, è preceduta da un'accurata istruttoria, dalla quale risulta accertata la presenza di almeno 500 adulti affetti da sindrome di G.A.P. – prosegue Bitonci – quella di oggi è una grande vittoria dell'amministrazione contro gli amici delle slot, contro chi specula sulla pelle della gente, già provata da una crisi economica, le cui conseguenze non si superano buttando denaro dentro ad una macchinetta elettronica. Noi andiamo avanti per la nostra strada: fuori dai quartieri questi apparecchi mangia soldi. In zona industriale ne consentiremo l'utilizzo anche dopo le 22”.

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