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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Medico dimentica punta trapano nel braccio: arto quasi paralizzato

Una 40enne padovana ha riportato la lesione di 3 nervi. L'ortopedico dell'Azienda ospedaliera le avrebbe applicato anche una placca sovradimensionata. Il sostituto procuratore ha chiesto l'archiviazione

Il medico che l'ha operata all'omero avrebbe commesso due gravi errori. Non solo avrebbe dimenticato la punta del trapano nel braccio della paziente, un'impiegata 40enne padovana, ma avrebbe anche posizionato una placca sovradimensionata rispetto alle reali dimensioni dell'omero. La donna, come riporta Il Gazzettino di Padova, che si sarebbe rivolta all'ortopedico a seguito di una banale caduta all'ingresso dell'Auchan di via Venezia, avrebbe riportato la lesione di tre nervi, con la conseguente limitazione della funzionalità dell'arto, quasi paralizzato.

IL CALVARIO DELLA PAZIENTE. Sarebbero stati gli stessi medici, ad intervento concluso, ad avvertire la paziente della punta di trapano rimasta all'interno del braccio e impossibile da rimuovere. Un errore che però non avrebbe avuto conseguenze, sempre secondo gli specialisti di Ortopedia. Tuttavia, nei mesi successivi, le conseguenze si sarebbero verificate, eccome. Tant'è che la donna, visionata la propria cartella medica (aprile 2013), sarebbe venuta a conoscenza della placca sovradimensionata, facendo partire le prima denuncia. In estate, avrebbe scoperto le lesioni al nervo radiale e a quello ascellare. Quindi la seconda denuncia. Nel dicembre 2013, il medico legale avrebbe riscontrato una terza lesione al nervo sovrascapolare.

RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE. Tuttavia, il sostituto procuratore Federica Baccaglini, avrebbe chiesto al gip l'archiviazione del caso, senza neppure un risarcimento. Le tre lesioni, infatti, secondo il medico legale, non sarebbero riconducibili ad un errore dell'ortopedico 62enne dell'Azienda ospedaliera che operò la paziente: l'intervento avrebbe potuto lesionare solo il nervo ascellare, non gli altri due. Non avrebbe potuto danneggiare la funzionalità motoria neppure la placca sovradimensionata. Alla presenza del giudice Domenica Gambardella, l'accusa ha chiesto l'ulteriore parere di un medico non padovano e non veneto, per tutelare l'obiettività, opponendosi quindi all'archiviazione.

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