I resti ossei di Marghera potrebbero essere di un uomo e non di Isabella Noventa
Il medico legale nominato da Bruno Cherchi, procuratore capo di Venezia, avrebbe ipotizzato non solo che i resti umani possano appartenere a una persona di sesso maschile, ma che la sua morte non sarebbe legata a traumi o azioni violente
Sembra proprio che neanche questa possa essere la volta buona: non ci sono ancora certezze, e quindi un briciolo di speranza resta viva, ma stando a quanto trapela da fonti investigative le ossa ritrovate nei giorni scorsi in via della Chimica a Marghera (Venezia) dovrebbero appartenere a un uomo, facendo così sfumare la possibilità che appartengano a Isabella Noventa.
Ossa
A riportare l'indiscrezione è "Il Gazzettino", che spiega come il medico legale nominato da Bruno Cherchi, procuratore capo di Venezia, avrebbe ipotizzato non solo che i resti umani possano appartenere a una persona di sesso maschile, ma che la sua morte non sarebbe legata a traumi o azioni violente. Una doppia circostanza che escluderebbe che le ossa possano appartenere non solo a Isabella Noventa, la 55enne di Albignasego che scomparve nella notte tra il 15 e il 16 gennaio del 2016 a Padova (e che l'ex fidanzato Freddy Sorgato disse di aver ucciso), ma anche a Florina Simion, giovane di Pianiga (Venezia) scomparsa invece nel febbraio del 2016, dunque nello stesso periodo. Un altro particolare - sempre rivelato dal quotidiano locale - riguarda l'orologio trovato insieme alle ossa: sarebbe un modello del 2018, quindi più recente rispetto alla scomparsa delle due donne.