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Cronaca

“Ovulatori” di cocaina dall'Africa: a Padova il fulcro del traffico illecito

Un appartamento in città ospitava i corrieri per l'espulsione degli ovuli. L'organizzazione malavitosa, sgominata dalla squadra mobile padovana, era composta principalmente da nigeriani. I ricavi inviati in patria tramite money transfert

Gestivano i cosiddetti “ovulatori” per il traffico di cocaina, i cui proventi venivano spediti tramite money transfert nel paese d'origine africano, la Nigeria.

GLI ARRESTI. Si tratta di appartenenti a un'organizzazione malavitosa sgominata nelle prime ore di stamane da parte della squadra mobile di Padova, in collaborazione con quella di Vicenza. L'operazione, coordinata dal Servizio centrale operativo della polizia di Stato e dalla Direzione centrale per i servizi antidroga, ha già portato a vari arresti di nigeriani, tra cui una donna, l'unica che poteva maneggiare il denaro contante che inviava in patria tramite money transfert. 
 
LE INDAGINI. Grazie a una serie di esposti che segnalavano l'uso indiscriminato di cocaina nel centro storico di Padova da parte di alcuni giovani, le indagini sono state attivate lo scorso ottobre, sotto la direzione del pm Paola De Franceschi. Individuato quindi il nigeriano attorno al quale ruotava l'intensa attività di spaccio, la polizia è riuscita a ricostruire l'intero percorso del traffico illecito.
 
IL TRAFFICO. La droga giungeva in Italia attraverso il sistema dell'ovulazione, ovvero ingestione di capsule ermetiche per eludere i controlli di polizia lungo la tratta aerea Lagos-Dubai-Instambul-Praga e ferroviaria Praga-Innsbruck-Venezia-Padova. Un appartamento a Padova era quindi adibito esclusivamente per ospitare i corrieri nella pratica di espulsione degli ovuli.
 
IL RETROSCENA. L'indagine ha fatto emergere anche la triste condizione di alcune giovani assuntrici di droga che si offrivano sessualmente agli spacciatori in cambio di cocaina.

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