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Cronaca

Allarme ozono a Padova che supera la soglia massima di sforamenti

Il limite di 120 microgrammi per metro cubo d'aria al giorno è stato superato per 34 giorni da inizio anno contro i 25 concessi per legge. Da venerdì il valore è sempre sopra la soglia con punta di 190 martedì

Non solo dal Pm10, la qualità dell'aria dei padovani è minacciata anche dall'eccessiva presenza di ozono che, complice l'afa e il caldo, da venerdì si attesta sempre sopra il limite stabilito per legge dei 120 microgrammi, con punte martedì sino a 190 microgrammi per metro cubo d’aria al giorno. La normativa prevede che al massimo siano 25 i giorni nell'arco dell'anno in cui è consentito sforare il limite. "Ad oggi  - dichiara Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova - la soglia è stata superata per 34 giorni dall’inizio dell’anno. L'ozono è il contraltare dell’inquinamento da polveri sottili dei mesi più freddi. Entrambi sono un problema cronico, causato dal massiccio traffico veicolare".

TROPPI SUPERAMENTI. Sempre secondo la legge, come riferisce Legambiente, il limite non andrebbe superato per più di 25 giorni per anno civile come media su 3 anni. Nel triennio 2010-2012 le media annua è stata di 81 superamenti, più di tre volte del limite di 25 giorni fissato per legge. "Tale superamento - continua Passi - nel triennio scorso avrebbe dovuto portare la Regione, almeno da quest’anno, ad attivare, anche attraverso il coordinamento dei Comuni interessati dai superamenti, azioni mirate per ridurre l’inquinamento da ozono. Come prescrive il Dlgs 183/04 che all’articolo 3 impone che le regioni adottino un piano al fine di non superare i valori per la protezione della salute umana. Azioni di cui non abbiamo visto traccia".

ECOPASS. “Di fronte a questi dati, anche indipendentemente dalla Regione - preme Passi - il sindaco deve adottare concrete misure e politiche di contrasto. È indispensabile intraprendere in modo urgente azioni strutturali sulla mobilità urbana, disincentivando seriamente il traffico privato e promuovendo modalità sostenibili di trasporto di persone e merci, a partire dal potenziamento del trasporto pubblico sostenuto dal pedaggio urbano (il cosiddetto ecopass). Solo così si potrà davvero combattere l’inquinamento atmosferico, liberare i polmoni dei cittadini e le strade delle nostre città”.

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