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Cronaca

Getta la donna nella vasca da bagno e la acceca con lo spray al peperoncino

Un tunisino di 26 anni è stato rimpatriato dopo che la compagna ha raccontato alla polizia le violenze patite. Il nordafricano è uno dei 26 stranieri aggravati dal provvedimento di espulsione dall'inizio del mese di febbraio

Stretta a Padova e provincia sugli stranieri irregolari sul territorio nazionale che si sono macchiati di reati e creano allarme sociale. Grazie all'attività dell'ufficio Immigrazione della Questura di Padova, da inizio mese ad oggi, 21 febbraio, sono stati eseguiti 26 provvedimenti di espulsione. Cinque di questi relativi a detenuti o arrestati in flagranza e processati per direttissima.

I numeri e i dettagli

Numeri alla mano, sono 16 gli stranieri accompagnati per essere trattenuti presso un centro di permanenza per i rimpatri e 8 quelli muniti di ordine del questore a lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni. Due gli stranieri irregolari, invece, che sono stati direttamente rimpatriati nel proprio paese d’origine. In particolare, il 2 febbraio è stato rimpatriato un cittadino marocchino classe 1990, destinatario di una espulsione come misura di sicurezza, dopo essere stato rintracciato durante un controllo straordinario del territorio all’interno di un kebab nelle vicinanze della stazione ferroviaria. Pluripregiudicato, annovera numerose condanne in violazione della normativa sugli stupefacenti e precedenti di polizia per appropriazione indebita, falsità materiale e furto aggravato.

Altre situazioni

Il 20 febbraio è stato rimpatriato un cittadino tunisino classe 1997, con numerosi precedenti penali e di polizia a carico per i reati di percosse, minaccia, sostituzione di persona, ma anche condanne in violazione della normativa sugli stupefacenti e resistenza e violenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, porto d’armi od oggetti atti   ad offendere, appropriazione indebita, rapina, furto, falsa attestazione, lesioni personali aggravate e rapina aggravata. Lo straniero è stato trovato nell’abitazione della sua compagna, nella quale deteneva alcune dosi di sostanza stupefacente. La ragazza in quella circostanza aveva raccontato l’episodio di violenza che era stata obbligata a subire il giorno prima. Dal racconto è emerso che il compagno, per gelosia, l’aveva presa con la forza per costringerla con ad entrare nella vasca da bagno dove le aveva versato per diversi minuti dell’acqua gelida, per poi​ picchiarla e spruzzarle dello spray al peperoncino sul viso ed in fine l’aveva chiusa nuda all’interno del bagno. L’uomo, una volta accompagnato in Questura, accertato il suo stato di clandestinità è stato direttamente rimpatriato in Tunisia.

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