Il 10 novembre scorso allo Iov (Istituto oncologico Veneto) si è sfiorata la tragedia. Un paziente di 85 anni, dopo una seduta di terapia antalgica, senza un valido motivo, ha estratto dal giubbotto un coltello e ha ferito la dottoressa che lo aveva appena visitato. Un fendente alla gola che per pura casualità non è risultato devastante e ferite lievi alle mani provocate dal tentativo di difendersi della professionista. 

Niente carcere

Ebbene, l'indagato, giudicato giovedì 26 maggio con rito abbreviato, è stato condannato a tre anni, sei mesi e venti giorni di reclusione con la pesante accusa di tentato omicidio. L'anziano è un ex funzionario dello Stato. Di fatto non farà neppure un giorno di carcere. Il perito del giudice infatti ha riconosciuto il vizio parziale di mente, mentre il consulente di parte gli aveva riconosciuto il vizio totale. La dottoressa, che in quegli istanti concitati dello scorso novembre ha letteralmente visto la morte in faccia è stata risarcita con 50mila euro. 

Cosa era successo

Subito dopo l'aggressione la dottoressa ha cominciato ad urlare attirando l'attenzione di un infermiere dello Iov che è riuscito non senza fatica a disarmare l'anziano. Poi l'allarme al 113 e il conseguente arrivo della volante della Questura che ha prelevato l'uomo. Sentito a lungo dagli inquirenti non è stato possibile capire quale rancore abbia spinto l'uomo ad accanirsi nei confronti di una dottoressa che lo stava curando con professionalità e massima attenzione.