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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Abuso d'ufficio, nuovi guai per Franco Bassetto

Ordinario di Chirurgia Plastica, era stato da poco assolto da un'altra accusa

Dall'assoluzione alla nuova accusa. Torna nei guai il professor Franco Bassetto, 58enne trevigiano, ordinario di Chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva nell'università di Padova ed ex direttore della Scuola di Specializzazione nella stessa materia: il docente universitario il prossimo primo febbraio dovrà comparire davanti al Gup Domenica Gambardella, insieme ad un chirurgo estetico vicentino 62enne e al figlio 31enne.

ABUSO D'UFFICIO

A chiedere il processo a carico dei tre è il pm Sergio Dini, vale a dire lo stesso che aveva portato Bassetto alla sbarra con l'accusa di falso continuato (da cui è stato assolto, perché il fatto non costituisce reato) in merito al caso della "commissione-fantasma" costituita in occasione della selezione per l'accesso alla Scuola di specialità in Chirurgia plastica. Ora, invece, il reato ipotizzato è quello di concorso in abuso d'ufficio: secondo l'accusa, infatti, il professor Bassetto, in accordo con lo specialista in chirurgia estetica D.G., ha procurato al figlio di questo un ingiusto vantaggio patrimoniale, costituito dalla vincita di un posto di specializzando alla scuola di specializzazione di Chirurgia plastica dell'Università di Padova nell'anno accademico 2012-2013. Sempre per l'accusa D.C. avrebbe finanziato attraverso una società, per un importo pari a 128 mila euro, la messa a concorso di un posto aggiuntivo nella scuola di specializzazione. Posto che è stato assegnato dalla commissione presieduta dal professore Bassetto proprio al 31enne.

PROVA ANNULLATA

La commissione, sempre secondo l'accusa, aveva svolto nel luglio 2013 una prima prova pratica, ma dato che il giovane non aveva ottenuto un punteggio che gli avrebbe permesso di vincere il concorso la prova è stata annullata e fatta ripetere a settembre, occasione nella quale l'interessato  ha invece vinto. Gli accertamenti, però, avrebbero svelato l'arrivo alla Scuola di un finanziamento di ben 128.000 euro sborsati dalla società in questione e che avrebbero portato alla messa a concorso del posto aggiuntivo ottenuto dal 31enne selezionato dalla commissione presieduta dal professor Bassetto. Ad aggravare ulteriormente la situazione ci sarebbero numerose telefonate intercorse nelle settimane precedenti al concorso tra il professore Bassetto e il chirurgo estetico e venute alla luce grazie alle indagini dei carabinieri del Nas.

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