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Cronaca San Bellino / Corso Tre Venezie

Somministrazione di alimenti e bevande: sequestrato il "Todo Colori"

Il provvedimento è stato notificato ieri dagli agenti della Polizia Amministrativa. Nei guai sono finiti anche la responsabile e un collaboratore, entrambi irregolari sul territorio

Brutte notizie per l'associazione "Todo Colori" di viale Tre Venezie a Padova che occupa uno dei vecchi capannoni all'interno di una vasta area artigianale dismessa dove tra l'altro trovano spazio altre associazioni frequentate dalle comunità africane. La Polizia di Stato di Padova ha sequestrato e posto i sigilli alla struttura.

I fatti

Ieri, 23 ottobre la Squadra Amministrativa della Questura in collaborazione con la Polizia Locale durante un sopralluogo alla "Todo Colori" ha provveduto all’identificazione dei presenti e all’apposizione dei sigilli con contestuale sequestro amministrativo del locale. Sul posto sono stati identificati la titolare dell’associazione, una donna di 42 anni originaria del Senegal intenta, al momento dell’accesso, alla preparazione di pietanze e un suo collaboratore, 33  anni nigeriano, già destinatario di un provvedimento di espulsione. Al piano superiore del locale sono stati trovati due stranieri di origini africane senza fissa dimora che stavano dormendo su giacigli di fortuna, ed un giovane di 28 anni proveniente dal Sudan con caffè e bottiglie d’acqua servite dalla titolare. Sul posto, davanti al bancone del bar, è stata riscontrata anche la presenza di casse acustiche e mixer professionali, materiale appartenente ad un connazionale incaricato di gestire l’intrattenimento musicale del posto.

Violazione

E' stata accertata la violazione alla legge regionale che vieta all'interno dell'associazione la somministrazione di alimenti e bevande. L’autorizzazione, infatti, è stata sospesa il maggio scorso e il provvedimento è stato confermato a settembre. La violazione evidenziata domenica nell'ultimo accertamento, dunque, si somma ad analoghe inosservanze già registrate nel corso dei precedenti controlli. Già nel 2020 la donna è stata contravvenzionata per somministrazione di alimenti e bevande in assenza di autorizzazione ed ha continuato l’attività abusiva anche lo scorso anno. È stato inoltre accertato come, all’atto di presentazione della SCIA per somministrazione di alimenti e bevande in pubblico esercizio, alla richiesta di alcuni adeguamenti in sicurezza, la titolare non abbia mai fatto seguito. Alla luce di queste irregolarità i poliziotti non hanno potuto far altro che procedere al sequestro amministrativo dei locali con gli inevitabili sigilli. Inoltre la donna ed il suo collaboratore, entrambi con a carico precedenti di polizia, sono risultati irregolari nel territorio italiano e, pertanto, nei loro confronti l'ufficio Immigrazione svolgerà i successivi accertamenti del caso.

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