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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Padova città “maschile”: su oltre 2100 vie solo 46 sono intestate a donne

Il dato emerge da un gruppo di Facebook dal nome "Toponomastica femminile": l'intento è quello di sensibilizzare sulla poca attenzione riservata alle donne. Tante le proposte per invertire il trend negativo

Si chiama “Toponomastica femminile” ed è un gruppo creato su Facebook tutto al femminile. Obiettivo di 1343 iscritte (ad oggi): sensibilizzare la Nazione sulla poca attenzione che le città nelle vie, strade e piazze riservano alle personalità femminili.

QUOTE ROSA A PADOVA. Nadia Caro, per esempio, analizza la situazione di Padova e scopre che su 2141 piazze, vie e vicolI solo 46 sono dedicate alle donne (comprese 14 a sante ed escluse 9 Madonne), 1412 agli uomini (compresi 62 santi) e 674 a fiumi, fiori, mestieri ecc ecc. Un dato incredibile che in percentuali diventa 66% uomini, 2% donne.

Leggermente diverse le stime di Vera Innocenti che registra circa 2160 vie, strade, piazze e di queste solo 54 riguardano personalità femminili.

I NOMI DELLE QUOTE ROSA. Tra le donne “ricordate” in città poetesse (Ada Negri), scrittrici (Grazia Deledda), scienziate (Marie Curie) e poi giornaliste, nobildonne, benefattrici, religiose.

PROPOSTE A PADOVA. Tante le proposte effettuate per invertire il trend maschile della città: la Commissione toponomastica del Comune ha infatti proposto tre nominativi di rilevanza locale, proposti con l’avvallo del Forum per gli Studi di Genere dell’Università degli Studi di Padova e della Delegata del Rettore Prof.ssa Chemotti, da inserire in tre strade: la scrittrice Antonietta Giacomelli (Treviso 1857- Rovereto 1949), l’artista Leonor Fini di rilevanza nazionale e Sabina Spielrein di rilevanza estera.

ESTE E S.MARTINO LUPARI. Intanto qualcosa si muove anche in Provincia: a Este i consiglieri comunali proporranno alcuni nomi femminili che hanno avuto un ruolo importante nel territorio mentre anche a San Martino di Lupari, Valentina Calzavara Presidente della consulta Pari Opportunità, c’è la volontà di individuare quote rosa del territorio anche e soprattutto in previsione della festa dell’8 marzo, la festa delle donne.

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