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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Camera di commercio non vuole gli spiccioli, esposto alla finanza

Da maggio sul sito ufficiale viene specificato come siano stati eliminati i pagamenti in denaro anche per somme irrisorie nonostante quanto specificato nella normativa vigente. Il Codacons chiama la Guardia di Finanza

Anche per pochi spiccioli bisognerà usare bancomat, carte di credito o postamat. È quanto ha fatto sapere la Camera di Commercio di Padova che attraverso il suo sito internet con la dicitura “Dal 18 maggio 2015 gli strumenti di pagamento allo sportello sono: PagoBancomat, Carta di credito e Postamat. NON si accettano pagamenti in contanti” ha specificato come per pagare i propri servizi non si potrà più usare il denaro contante.

ANCHE PER POCHI SPICCIOLI. Un comportamento alquanto "strano" secondo il Codacons al quale sono pervenute varie segnalazioni da parte di cittadini che, per pagare anche piccole somme come corrispettivo, si vedono costretti a ricorrere a strumenti di pagamento elettronici. Come il caso, raccontano, "di un avvocato locale il quale, per richiedere una semplice visura camerale per un importo di euro 4,50, all’atto del pagamento si è sentito dire che non si accettavano pagamenti in contanti e che l’unico modo per saldare con denaro contante era sottoscrivere un modulo in cui si dichiarava di non essere in possesso di bancomat, postamat o carte di credito".

C'È UNA NORMA. Il tutto sembra essere completamente estraneo alla normativa vigente come specificano: "Tale prassi della Camera di Commercio di Padova lascia a dir poco perplessi anche alla luce della vigente normativa che disciplina i limiti di utilizzo del denaro contante. L’art. 49 del D.Lgs. 231/07, come modificato anche dal D.Lgs. 169/2012, vieta l'effettuazione di versamenti o il pagamento mediante denaro contante o altri titoli al portatore quando il valore dell'operazione, oggetto di trasferimento, è complessivamente pari o superiore all'importo di mille euro. Non si comprende quindi come, per importi di euro 4,50, si possa imporre alla collettività di utilizzare bancomat e/o carte di credito od obbligare la sottoscrizione di autocertificazioni di mancanza di bancomat e alla luce di quale normativa tale prassi risulti legittimata".

CONTRATTACCO. Per tale motivo il Codacons ha formalmente diffidato la Camera di Commercio di Padova a fornire chiarimenti urgenti, e ha inviato un esposto alla Guardia di Finanza provinciale affinché effettui tutte le dovute verifiche e controlli predisponendo ispezioni con lo scopo di accertare eventuali irregolarità o violazioni della normativa vigente.

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