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Cronaca Ospedali / Via San Massimo

Blitz contro parcheggiatori abusivi Saia: "Sbagliato dare loro soldi"

Mercoledì mattina, i vigili hanno fermato tre nigeriani in via San Massimo e in via Ospedale a Padova. Uno ha finto un malore. L'assessore: "Lo Stato non ci aiuta, ma noi andremo avanti per ripulire la città"

Nella mattinata di giovedì, la polizia locale, dopo numerosi appostamenti, ha sorpreso tre uomini nigeriani che stavano svolgendo attività di posteggiatore abusivo in prossimità dei parcheggi a pagamento vicino all’ospedale civile di Padova. Si tratta di un 36enne, fermato in via San Massimo, e di due uomini di 38 e 31 anni, fermati invece nel parcheggio di via Ospedale, clandestini che alloggiano in via Savelli.

FINGE UN MALORE. Lo ha dichiarato Maurizio Saia, assessore alla Sicurezza: "Colti in flagrante, sono stati portati al comando di via Liberi per il fotosegnalamento e per essere interrogati. Uno di loro ha immediatamente dichiarato di avvertire un malore e ha pregato gli agenti di chiamare soccorsi - ha raccontato l'assessore - giunta sul posto un'ambulanza, dopo un rapido accertamento, il medico presente ha dichiarato l'ottimo stato di salute dell'uomo, che evidentemente - spiega Saia - ha finto per sperare di farla franca. Fotosegnalati, sanzionati con un multa di 765 euro per attività abusiva e denunciati alla Procura della Repubblica, sono stati rilasciati".

LA TECNICA. "Lo Stato non ci aiuta - dichiara Saia - servono leggi più severe. Sappiano comunque i cittadini che noi andremo avanti per ripulire la città. Questi signori operano così: si avvicinano alle auto, aiutano a fare manovra e, ovviamente, chiedono denaro, minacciando ritorsioni in caso che qualcuno si rifiuti di pagare. L’attività - spiega - sembra essere collegata a quella di una più ampia organizzazione gestita dai clan nigeriani".

"SBAGLIATO DARE LORO DENARO". "Dare soldi a questo genere di persone è sbagliato - continua - chi crede di compiere un atto di carità, non fa altro che alimentare gruppi che si dedicano allo sfruttamento della prostituzione e allo spaccio internazionale di droga. Ringrazio gli uomini della polizia locale per l'intervento, guidati da Cino Cecchini: ricordo a tutti - conclude - che, per un'operazione simile, in un recente passato uno dei nostri agenti ha subito una denuncia, oltre alla frattura della mandibola.”

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