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Cronaca

"No alla riduzione del Parco dei Colli Euganei" Petizioni e proteste, oggi il corteo a Venezia

La proposta di legge targata Berlato "per ridurre i cinghiali" al voto in consiglio regionale. Fuori la manifestazione contro il "taglio del 90% dell'area protetta"

Il consiglio regionale si appresta a discutere l'emendamento al collegato alla Legge Finanziaria regionale 2017 promosso dal consigliere regionale Sergio Berlato per "una nuova perimetrazione del Parco regionale dei Colli euganei ed una riclassificazione delle aree attualmente ricomprese nel parco". Tale ridefinizione, nelle intenzioni di Berlato, avrebbe l'obiettivo di "garantire una migliore gestione del territorio e della fauna selvatica e un regolare svolgimento delle attività tradizionalmente esercitate nell'area dei colli euganei".

LA PETIZIONE. Non sono, tuttavia, d'accordo i tanti - cittadini, sindaci del territorio e associazioni ambientaliste - che leggono nell'eventuale riduzione dell'area protetta una minaccia per l'esistenza stessa del Parco dei Colli Euganei. In questi giorni, è stata aperta, su Change.org, una petizione che ha già raccolto 4.495 sostenitori: "L'esistenza del Parco dei Colli Euganei è minacciata - si legge nel testo della petizione - il consigliere regionale Sergio Berlato, assieme ad altri firmatari, ha presentato un emendamento al bilancio 2017 col quale si punta a ridurre il parco dei Colli Euganei alle sole cime dei monti. Il pretesto ufficiale è il poter consentire la caccia e ridurre la presenza dei cinghiali. Siamo in tanti, cittadini, sindaci, associazioni ambientaliste, ad essere fortemente contrari".

Il corteo degli ambientalisti a Venezia

LA MANIFESTAZIONE A VENEZIA. Una manifestazione si è svolta domenica a Torreglia e ha visto la partecipazione di centinaia di persone contrarie al progetto di legge. Un'altra è prevista per la giornata di oggi, lunedì 12 dicembre, a Venezia, davanti a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Regionale del Veneto. 

"PARCO RIDOTTO DEL 90%". "Con la scusa di una ‘invasione di cinghiali’, Zaia prende la doppietta e si appresta a impallinare i Parchi naturali del Veneto, dando così il via libera alla caccia in aree protette". Ad affermarlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Graziano Azzalin che torna sull’emendamento, diventato poi un articolo del collegato al Bilancio, con cui, se verrà approvato, "tra pochi giorni - afferma - verrà demolita la legge sul Parco dei Colli Euganei, aprendo la strada a provvedimenti analoghi": "L’emendamento di Berlato -attacca il consigliere democratico - va a cancellare il 90% dell’area, ridefinendo la zonizzazione senza che ci sia alcun presupposto tecnico-scientifico e calpestando il territorio, facendo carta straccia di qualsiasi percorso concertativo. Salvo poi convocare riunioni-farsa con gli amministratori locali per illustrare decisioni già prese".

SINDACI CONTRARI. "In merito alla proposta di riduzione del Parco dei Colli Euganei di circa l’ottanta per cento della sua superfice, proposta dal consigliere Berlato e sottoscritta dai capigruppo Finco, Rizzotto, Barison e Guadagnini, registriamo con favore la contrarietà della quasi totalità dei sindaci dei comuni interessati - affermano Andrea Zanoni (Partito Democratico), Manuel Brusco (M5S) e Cristina Guarda (AMP) - contrarietà che smentisce quanto affermato dal proponente in merito all’accoglimento da parte dei territori della sua proposta. Sarà nostra cura ed impegno rappresentare questi sindaci, indipendentemente dalla loro collocazione politica anche non corrispondente alla nostra, durante i lavori d’aula che partiranno il prossimo lunedì, cercando, anche attraverso una nutrita azione emendativa, di contrastare o limitare i danni dell’indecente attacco al Parco colli".

"LEGGE PER I CACCIATORI". "La proposta di legge regionale n. 187 sottoscritta dal consigliere regionale Sergio Berlato - afferma il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus -  punta a massacrare il Parco naturale regionale dei Colli Euganei pur di far andare a caccia di cinghiali quando e come i cacciatori vogliono: distruzione delle poche aree agricole rimaste, apertura di cave, selvaggi tagli boschivi, perdita di biodiversità". L’associazione ecologista "auspica fortemente che la maggioranza dei consiglieri regionali del Veneto, in un sussulto di buon senso, rispediscano al mittente una proposta di legge così insensata quanto deleteria".

LA DIFESA DI BERLATO: "STRUMENTALIZZAZIONI E FALSITÀ". Dal canto suo, Berlato difende la sua proposta di legge, parlando di "strumentalizzazioni" e "falsità" diffuse da alcuni soggetti che hanno fatto "del vero e proprio terrorismo psicologico": "Il Parco dei Colli euganei non verrà smantellato come qualcuno falsamente afferma - dichiara - e tantomeno verranno consentite attività di escavazione, l’emissione di sostanze tossiche nell’atmosfera oppure il via libera alla caccia selvaggia. Abbiamo ritenuto di dover riclassificare le aree del Parco dei colli euganei - precisa - per garantire alla giunta regionale, in accordo con l’Ente Parco e gli enti locali, l'utilizzo di strumenti adeguati per gestire il territorio ed alcune specie di fauna selvatica la cui eccessiva presenza provoca gravi danni alle colture e mette in serio pericolo l’incolumità di chi percorre quotidianamente le strade interessate dal Parco. Se qualcuno ha il timore di perdere la possibilità di attrarre risorse pubbliche a causa di queste modifiche - conclude Berlato - vogliamo rassicurare che il Parco continuerà ad esistere e anche le aree riclassificate continueranno a essere considerate come aree protette, potendo continuare a beneficiare di tutte le previdenze pubbliche di cui hanno beneficiato finora".

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