rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

La "particella di Dio" c'è, grazie anche a contributo padovano

Il bosone di Higgs, che dà massa alla materia, esiste. Ieri la "consacrazione" di decenni di studi con la presentazione dei risultati in diretta mondiale a Ginevra, seguita con maxischermo dal team padovano che ha collaborato

Un risultato corale a cui ha contribuito anche Padova. Ieri il giorno della "consacrazione" di decenni di studi e ricerche con la presentazione in diretta mondiale a Ginevra del bosone di Higgs, la "particella di Dio" teorizzata nel 1964 dal fisico britannico Peter Ware Higgs, ricercata da anni grazie all’Lhc (Large hadron collider), l’acceleratore di particelle del Cern. Il bosone di Higgs dunque esiste: è la particella base della materia, che dà la massa a tutte le altre. La conferma dell'esistenza del bosone completa la teoria fisica attuale, il cosiddetto Modello standard. Ma gli scienziati del Cern hanno scoperto anche una serie di anomalie che aprono nuovi scenari di ricerca.

CONTRIBUTO PADOVANO. Nell'aula Rostagni del dipartimento di Fisica dell’università di Padova sono stati seguiti in diretta i seminari del Cern con una discussione sui risultati presentati. Già perchè anche una squadra padovana - una 40ina di persone tra scienziati e ricercatori - ha collaborato alla ricerca realizzando pezzi per l’analisi tramite l'Lhc: la camera a muoni e il tracciatore.

LA PARTICELLA: QUESTIONE DI MASSA. Il bosone di Higgs è una particella grazie alla quale viene data realtà, sostanza (quello che in fisica si chiama massa) a tutte le cose, inclusi gli atomi, cioè i protoni, i neutroni, gli elettroni di cui noi stessi siamo costituiti. Infatti, è grazie all’interazione di tutte le particelle elementari (quark, elettroni, etc.) con il bosone di Higgs che la materia assume la sua consistenza, la sua massa. Non è sempre stato così: nei primissimi istanti dell’Universo il bosone di Higgs non dava ancora massa alla materia. Poi, trascorso un decimo di miliardesimo di secondo dal Big Bang iniziale, l’Universo ebbe una delle trasformazioni (transizione di fase) più drammatiche di tutta la sua storia: la simmetria del mondo cambiò proprio grazie al bosone di Higgs e da quel momento gli elettroni e i quark arrivati sino ad oggi, tredici miliardi e mezzo di anni dopo il Big Bang, poterono acquisire la loro massa (spiegazione di Antonio Masiero - vice presidente Infn).

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La "particella di Dio" c'è, grazie anche a contributo padovano

PadovaOggi è in caricamento