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Cronaca

Provoca incidente in cui muore un pensionato: chiede il patteggiamento

Un 51enne, accusato di omicidio stradale, ha chiesto di patteggiare. L'anno scorso aveva tamponato un'auto e uno degli occupanti è deceduto

A un anno dalla morte in seguito a un incidente dell’87enne Angelo Aroma, che abitava a Morgano, nel Trevigiano, venerdì 8 aprile si è tenuta in tribunale a Padova, avanti il Gip Domenica Gambardella, l’udienza preliminare del processo per il reato di omicidio stradale a carico di un 51enne di Cordignano (Tv), il camionista a cui il pubblico ministero Luisa Rossi, ha ascritto l’esclusiva responsabilità del tamponamento avvenuto il 22 marzo 2021, alle 11.30, a Levada di Piombino Dese in via Giusuè Carducci.

Il patteggiamento

L’imputato ha chiesto di patteggiare la pena e il giudice ha concesso un rinvio al 22 aprile per consentire al Pm di valutare la richiesta, anche alla luce del fatto che i congiunti della vittima sono stati risarciti parzialmente. Il Gip ha altresì ammesso la costituzione di parte civile del figlio di Aroma, per il tramite dell’avvocato del Foro di Treviso Andrea Piccoli che assiste tutti i familiari, unitamente a Studio3A per l’iter risarcitorio. L’anziano si trovava sul sedile del passeggero anteriore della Jaguar condotta dal figlio 53enne, a bordo della quale, sul sedile posteriore, era trasportata anche la moglie della vittima. Il conducente, che procedeva con direzione Levada-Torreselle con i due genitori, si è apprestato a svoltare a sinistra ed è allora che è sopraggiunto l’autoarticolato Volvo FH500 condotto dall’imputato, un’autocisterna carica di migliaia di litri di latte, che ha tamponato la vettura. Al camionista il sostituto procuratore contesta di non aver mantenuto “adeguata distanza di sicurezza” e di non essersi avveduto in tempo utile “dell’autovettura che lo precedeva, che era ferma in prossimità della linea di mezzeria per svoltare a sinistra, con l’indicatore di svolta regolarmente azionato” prosegue l’atto del magistrato: il camionista si era assunto fin da subito la responsabilità riferendo agli agenti di essere stato abbagliato dal sole, giustificazione che non gli ha risparmiato l’accusa di omicidio stradale. In seguito all'urto posteriore da parte del mezzo pesante, tutti e tre gli occupanti della macchina (l’autotrasportatore è uscito illeso) sono rimasti feriti e sono stati condotti all’ospedale di Camposampiero. Angelo Aroma, pur indossando la cintura di sicurezza, ha riportato politraumi gravi, in particolare fratture costali e vertebrali multiple, le sue condizioni sono progressivamente peggiorate: l’ottantasettenne, imprenditore agricolo in pensione, è spirato dopo una settimana, il 29 marzo. Nessun dubbio sul fatto che il decesso sia stato dovuto alle conseguenze del sinistro, come comprovato dal medico legale Rafi El Mazloum, a cui il Pm ha affidato la perizia autoptica.

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