Estraeva i genitali davanti ai bambini sugli autobus: chiesta una perizia psichiatrica
Il caso è esploso a fine ottobre scorso, dopo la denuncia di una mamma, cui erano seguiti un blitz della polizia e l'arresto. Il primo luglio l'uomo sarà processato con rito abbreviato
Sarà processato con rito abbreviato il primo luglio, il 58enne residente all'Arcella fermato dalla polizia il 28 ottobre scorso a bordo di un autobus della linea 15, e posto ai domiciliari, nei giorni successivi, per il reato di violenza sessuale a danno di minori. A chiederne il rinvio a giudizio era stato il pubblico ministero Vartan Giacomelli. Come riportano i quotidiani locali, nei confronti dell'auomo, assistito dall'avvocato Francesco Cibotto, sarebbe stata chiesta una perizia psichiatrica.
LE ACCUSE. L'uomo, residente a Padova, ogni giorno prendeva il bus e percorreva la tratta che dall'Arcella portava in centro. Il caso è esploso a fine ottobre scorso, quando una mamma ha raccontato alla polizia che il 58enne aveva "estratto" i propri genitali dai pantaloni, toccandosi e cercando di "appoggiarsi" alla figlia 13enne, diretta a scuola. Due episodi distinti vennero segnalati alla polizia, cui presto si aggiunsero le denunce di atre tre mamme.
IL BLITZ SUL BUS DEL MANIACO E L'ARRESTO. Gli agenti decisero, quindi, di intervenire, appostandosi alla fermata di via Giotto, in attesa del bus su cui abitualmente saliva il 58enne. Nei giorni successivi, la disposizione dei domiciliari.