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Cronaca

Da 4 anni in pensione, va dai sindacati e si accorge che le spetta la quattordicesima

L'episodio a Padova: Dorina, ex operaia, ha potuto ottenere i suoi soldi solo dopo essersi recata dai sindacati. Turati, Cgil: "Da 3 anni l'Inps non manda più la pensione a casa: controlliamo a chi ne fa richiesta che sia tutto corretto"

Da anni è in pensione, eppure non sapeva che le spettava una quattordicesima. E' la storia di Dorina, ex operaia di Padova di 68 anni. Qualche tempo fa la pensionata decide di rivolgersi al sindacato Cgil, all'ufficio Spi, per controllare alcuni documenti e viene a sapere che le spetta un'altra mensilità: per quattro anni non lo sapeva e ha rinunciato inconsapevolmente al denaro, e ora, dopo aver preso quanto le spettava dallo scorso luglio, attende gli arretrati che ammontano ad alcune migliaia di euro. 

AIUTO A MOLTI PENSIONATI. "Da circa 3 anni - spiega Rita Turati, segretaria generale dello Spi Veneto - l'Inps non invia più a casa dei pensionati la busta paga. Noi, in accordo con l'Ente previdenziale, ci facciamo inviare la busta del pensionato che ne faccia richiesta e controlliamo se esistano dei diritti inespressi, ovvero se l'anziano abbia diritto a una prestazione aggiuntiva, di solito riservata ai redditi più bassi, che viene elargita solo su domanda del diretto interessato. In questo modo molti pensionati possono integrare il proprio assegno con altre somme spesso indispensabili per condurre una vita più dignitosa. I risultati ottenuti anche quest'anno ci inducono a proseguire con la nostra attività e con la nostra campagna che si rivolge per lo più a persone anziane con problemi economici e di salute. È utile precisare che non si tratta di “concessioni” ma di diritti conquistati con le grandi battaglie sociali e di civiltà promosse nel tempo dal movimento Sindacale Confederale".

SOLO SU RICHIESTA. Fra gennaio e ottobre 2016 gli operatori dello Spi hanno controllato in Veneto circa 16mila (15.550) pensioni per lo più inferiori ai 750 euro lordi mensili e nell'80% dei casi in capo a donne. Le verifiche hanno evidenziato che nell'11% delle pratiche controllate il pensionato ha diritto a ricevere dall'Inps importi aggiuntivi che vengono erogati dall'Ente previdenziale solo su richiesta del diretto interessato. Sono integrazioni al minimo, assegni  e maggiorazioni sociali, bonus annuali, quattordicesima, assegno al nucleo familiare, supplemento di pensione. Diritti nascosti, appunto, che hanno fatto recuperare più di 2 milioni e 500 mila euro a favore di circa 2 mila anziani della nostra regione, una media superiore ai 1.300 euro a pensionato. Ma, al di là degli arretrati, i beneficiari potranno contare anche su un assegno mensile più consistente o su un importo aggiuntivo annuale prima mai riscosso pur avendone diritto, come la 14esima mensilità.

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