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Cronaca Santo / Piazza del Santo, 11

Un pellegrinaggio lungo tutto lo Stivale: l’accordo per il "nuovo" cammino di Sant’Antonio

Parte da Capo Milazzo e risale l’Italia, sino a Padova, proseguendo sino a Germona del Friuli. Un percorso che grazie all’accordo con Pro loco UNPLI rappresenta un’«Opportunità di crescita e sviluppo economico e turistico per decine di piccoli comuni»

Promuovere e valorizzare il cammino di Sant'Antonio di Padova - in parte già esistente e in parte in fase di individuazione - che da sud a nord, da Capo Milazzo (Messina) a Padova e, con il successivo prolungamento, fino a Gemona del Friuli (UD), ne ripercorre per intero i luoghi vissuti: è l’obiettivo del protocollo firmato fra la Pontificia Basilica del Santo di Padova, la Provincia religiosa Italiana di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali e l'Unione Pro Loco d'Italia.

Gli incontri periodici

Fra le prime azioni derivanti dall’intesa, l’avvio di incontri periodici al fine di consolidare uno scambio di informazioni sul patrimonio dei luoghi attraversati e giungere anche a linee condivise su ricettività, ristorazione e criteri di manutenzione. In questo contesto assume ruolo strategico l’intesa con l’Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) promotrice del progetto "Camminitaliani.it", volto a sostenere tutti i cammini italiani esistenti, e organizzatore della staffetta "Da Francesco a Francesco" che da Roma ad Assisi ripercorre i luoghi vissuti dal santo patrono d’Italia. In considerazione del forte radicamento sul territorio, con oltre 6.200 Pro Loco attive nella penisola, l’Unpli può infatti assicurare un forte impulso al progetto, con sviluppo di iniziative volte a promuovere territori e patrimoni culturali materiali ed immateriali ed azioni interessate alla conoscenza e recupero dei cammini storico­religiosi-escursionistici nel percorso principale e nei tratti ad esso collegati.

Esiste già un cammino di Sant'Antonio

Già dal 2010 è attivo, per iniziativa della Basilica Pontificia del Santo di Padova, il Cammino di Sant'Antonio che congiunge Padova con il Santuario di La Verna (AR) attraversando tre regioni, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana. Il percorso che è stato inserito nell'atlante dei Cammini d'Italia promosso dal MiBACT nel 2017. Da oltre un anno, la Pontificia Basilica del Santo di Padova e la Provincia religiosa Italiana di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, insieme ai principali comuni interessati (Milazzo, Messina, Camposampiero, Assisi, Padova e Gemona del Friuli) studiano e promuovono il progetto di un cammino di pellegrinaggio da Capo Milazzo a Padova via Assisi, con prosecuzione da Camposampiero a Gemona del Friuli.

Il nuovo accordo

Ora «L’accordo siglato rientra nella complessiva azione volta a valorizzare i numerosi cammini italiani con il progetto Camminitaliani.it, sviluppando un turismo lento e sostenibile e promuovendo la sensibilità del pellegrinaggio verso i numerosi santuari e luoghi di fede.  Mettiamo a disposizione l’organizzazione dell’associazione più presente in Italia, con oltre 6.200 sedi, e la passione e l’entusiasmo che i nostri volontari profondono nella valorizzazione dei territori oltre, ovviamente, oltre all’esperienza maturata nell’organizzazione della staffetta da Francesco a Francesco», afferma il presidente nazionale dell’Unpli, Antonino La Spina.

Una spinta al turismo

«L’intesa con l’Unpli darà ulteriore sostegno al Cammino di Sant'Antonio di Padova, che ha valenze non solo devozionali, storiche e culturali ma costituisce anche un'opportunità di crescita e di sviluppo economico e turistico per le decine di piccoli comuni e territori attraversati », afferma Fernando Tomasello, presidente del comitato provinciale Unpli di Padova e responsabile del dipartimento del Patrimonio culturale, ambiente e paesaggio dell’Unpli nazionale.

L’importanza delle Pro loco

Fra Alberto Tortelli (Ordine dei frati minori conventuali) evidenzia, anche a nome del rettore della Basilica del Santo di Padova P. Oliviero Svanera, di cui è delegato, l’importanza dell’intesa siglata: «Le Pro Loco sono la realtà associativa più capillarmente presente nel territorio italiano, di cui sanno esprimere e custodire al meglio la storia e le tradizioni anche spirituali e devozionali, la cultura, le bellezze artistiche e paesaggistiche, le peculiarità specifiche (dai dialetti alla gastronomia).  Allo stesso tempo – prosegue –l’accordo è un passo fondamentale verso l’individuazione di una cabina di regia unica che veda l’Unpli coprotagonista e in stretta collaborazione con i frati quali “promotori “del Cammino stesso, insieme all’associazione “Il cammino di Sant’Antonio” che già opera attivamente a fianco dei frati, così come altri enti coinvolti dal Cammino».

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