Sarà lo stabilimento Peroni di Padova a produrre la birra Asahi per tutta l'Europa
La storica fabbrica patavina, grazie agli elevati standard tecnologici in grado di rispettare la ricetta originale, sarà il produttore esclusivo della Super Dry della casa nipponica
Asahi Super Dry, la birra super premium più venduta in Giappone, che ha rivoluzionato il panorama birrario internazionale grazie alla sua caratteristica “dry” (in giapponese “Karakuchi”) è stata presentata a Milano e verrà prodotta nella Città del Santo.
Il prodotto
Asahi Super Dry è stata prodotta la prima volta nel 1987 definendo nuovi standard produttivi pensati per creare il gusto super dry, pulito, secco e rinfrescante in grado di essere perfettamente abbinato con il cibo giapponese ma anche con la più raffinata cucina internazionale. Questa particolare caratteristica ne ha decretato il successo in Giappone e nel resto del mondo. Il suo gusto unico è il risultato della filosofia giapponese del Kaizèn applicata al processo produttivo: spirito innovativo, cura del dettaglio e miglioramento continuo volto alla ricerca dell'eccellenza e della perfezione del gusto.
Eccellenza made in Padova
Per la produzione il Gruppo Asahi ha scelto lo stabilimento Peroni di Padova, che fornirà sia il mercato italiano che tutto quello europeo. Lo stabilimento è infatti dotato dai più elevati standard tecnologici e qualitativi necessari alla produzione di questo tipo di birra rispettandone la autentica ricetta giapponese. Asahi Super Dry ha infatti un metodo di produzione innovativo che comprende una meticolosa selezione degli ingredienti, un processo di lunga fermentazione, la non pastorizzazione e la microfiltrazione. La grande forza di questo investimento, che ammonta a 4 milioni di euro, è l’essere stato sostenuto per realizzare la produzione di Asahi Super Dry per tutta l’Europa e ha permesso al birrificio di Padova di avere le risorse per aumentare ancora gli standard qualitativi fino a raggiungere l’eccellenza della ricetta originale. L’Italia diventa quindi un punto di riferimento di calibro europeo e lo stabilimento padovano raggiunge il 90% di saturazione dell’impianto e amplia la capacità di produzione totale fino a 1,8 milioni di ettolitri.