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«Il laghetto è pieno di pesci morti»: ecatombe al Parco Iris

Si moltiplicano le segnalazioni. Tra le possibili motivazioni fornite dall'assessore Gallani «una possibile patologia dei pesci, la qualità dell'acqua di falda e la qualità dell'acqua del laghetto, intrinseca o alterata da immissioni esterne»

La prima a lanciare il grido d'allarme è stata Vera Sodero, consigliere comunale a Padova, con un video pubblicato il 5 marzo sul proprio profilo Facebook. Da quel giorno le segnalazioni si sono moltiplicate, come quella della nostra lettrice Agata, che ci ha inviato la foto che campeggia quale immagine principale del nostro articolo. E la situazione non è affatto migliorata: inspiegabile moria di pesci nel laghetto del Parco Iris.

La situazione

Un problema che ha portato il Comune di Padova ad intervenire con una nota ufficiale. A spiegare la situazione è l'assessore al verde e all'ambiente, Chiara Gallani: «Stiamo monitorando quanto accade con sopralluoghi giornalieri e la cooperativa responsabile della custodia sta recuperando tutti i pesci morti. Di sicuro non è una situazione gradevole e quello che conta, soprattutto, è verificarne le cause: per questo nei giorni scorsi abbiamo consegnato alcuni campioni di pesce al Servizio Veterinario della Ulss di Padova e siamo in attesa degli esiti dei controlli. Al momento, rimangono aperte alcune ipotesi: una possibile patologia dei pesci, la qualità dell'acqua di falda (in ottobre è stato sostituito il pozzo artesiano di alimentazione del laghetto) e la qualità dell'acqua del laghetto, intrinseca o alterata da immissioni esterne». Nel frattempo è stato fatto un ricambio graduale dell'acqua del lago, in concomitanza con l'avvio del collaudo stagionale dell'impianto di irrigazione, così come è in corso un potenziamento dell'ossigenazione. «Altri elementi di criticità – prosegue l’assessora Gallani – possono essere dovuti alla sovrappopolazione del laghetto, in cui privati immettono spesso pesci di propria iniziativa, e alla somministrazione di cibo non consentito. Si tratta di azioni che possono alterare l'equilibrio delle componenti naturali del laghetto. Con le analisi potremmo avere un quadro preciso e intervenire con una pronta e precisa soluzione, oltre che con un'adeguata campagna di informazione sui comportamenti da tenere con gli animali che vivono all'interno dei nostri parchi. In questo periodo i parchi tornano ad essere frequentati quotidianamente da centinaia di cittadini e ci tengo a ringraziare tutti coloro che nei giorni scorsi si sono attivati con grande sensibilità segnalando il problema, dimostrando grande attenzione per un bene di tutti. Un ringraziamento anche alla consigliera Sodero e alla sua sensibilità verso la cura collettiva dei nostri parchi pubblici». 

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