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Cronaca Cadoneghe

Petardi vietati, controlli sui motori accesi e in forse falò all'Epifania

Drastiche misure anti inquinamento a Cadoneghe. Oltre a un'ordinanza del sindaco che non consente l'uso di botti, i vigili verificheranno che mezzi pubblici e privati non vengano lasciati in sosta accesi

Come nel 2014, quando Cadoneghe era stato uno dei primi Comuni ad adottare un simile provvedimento, anche in questa fine anno nel periodo 28/12/2015 – 04/01/2016 in numerose aree del territorio comunale viene istituito il divieto di far uso di petardi, botti, artifici pirotecnici di ogni genere e tipo. È entrata in vigore lunedì 28 dicembre l’ordinanza del sindaco che dispone il "silenzio" pirotecnico, fatte salve le manifestazioni pirotecniche regolarmente autorizzate. "Confermiamo la nostra volontà di promuovere una specifica attività di prevenzione, a protezione dei cittadini e degli animali, del patrimonio pubblico, della pubblica quiete e della sicurezza urbana – dice il sindaco Michele Schiavo – Quest’anno, oltre alla salute di persone, animali e beni, abbiamo una motivazione in più: la lotta all’inquinamento si fa serrata e deve coinvolgere tutta la collettività. Questa misura serve anche a contenere l’immissione in atmosfera di fumi e sostanze dannose".

DOVE E MULTE. Interessate dall’ordinanza sono le aree interne ai perimetri delimitanti i centri abitati (Mejaniga, Cadoneghe, Bragni e Mezzavia), così come individuate negli strumenti urbanistici, caratterizzate da edifici contigui con presenza di possessori di animali di vario tipo, e in ogni caso le aree di interesse pubblico sensibili come la sede municipale, gli istituti per anziani e gli ambulatori medici, le chiese, le attività commerciali, le unità scolastiche, le aree di sgambamento e di allevamento cani, le aree destinate a parco pubblico, il cimitero comunale. Le violazioni alle prescrizioni dell’ordinanza saranno punite con sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro.

IN FORSE FALÒ EPIFANIA. Ma l’ordinanza antibotti non è l’unica misura adottata in funzione lotta all’inquinamento. Si sta anche valutando se annullare il tradizionale rogo della Befana in programma per il 5 gennaio a Bagnoli. "È un’ipotesi che stiamo valutando – spiega il sindaco – e comunque la decisione verrà presa nei prossimi giorni".

MOTORI SPENTI IN SOSTA. Per quanto riguarda invece le misure più strutturali, la polizia dell’Unione effettuerà controlli capillari per verificare che automezzi pubblici e privati non vengano lasciati in sosta a motore acceso. La normativa di riferimento fa capo all’art.157, comma 7bis del CDS, che vieta di tenere acceso il motore durante la sosta allo scopo di riscaldare l'abitacolo, ritenendosi preminente l'interesse ambientale/ecologico di non inquinare. "Nei giorni scorsi abbiamo anche inviato una lettera ai responsabili di Busitalia – spiega Enrico Nania, assessore all’Ambiente – dopo aver ricevuto da alcuni cittadini la segnalazione che gli autisti degli autobus urbani che arrivano a Cadoneghe, una volta giunti ai capolinea di via Rigotti e Giotto, spesso mantengono il motore acceso in attesa che giunga l'orario per ripartire, anche negli orari in cui la temperatura esterna non è particolarmente rigida. Anche vicino alle scuole spesso, in attesa dell'uscita dei figli, i genitori attendono con l'auto a motore acceso. Queste abitudini, i cui effetti sono amplificati ogni giorno da decine di persone, costituiscono un esempio di poca coscienza ambientale e contribuiscono ad alimentare l’inquinamento dell’aria. Perciò invitiamo tutti i cittadini, al di là dei controlli della Polizia dell’Unione, a prestare più attenzione a tutti quei microcomportamenti che, nel loro insieme, possono contribuire molto alla difesa della qualità dell’ambiente".

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