rotate-mobile
Cronaca

Pfas, il commissario: "Servono altre fonti". Nuove richieste al Parlamento europeo

Nicola Dell'Acqua: "Sarà fondamentale trovare acqua pulita da fonti alternative a quelle della centrale di Almisano". In Europa Partito democratico e Lega chiedono limiti più stringenti

Sulla vicenda dei Pfas alla fine di maggio è stato nominato il commissario per l’emergenza nella figura di Nicola Dell’Acqua, direttore generale dell’Arpav, dopo che a marzo il Consiglio dei ministri aveva decretato lo stato d’emergenza. Nel frattempo sono scaduti il 14 giugno i termini per la presentazione di emendamenti alla Direttiva acque potabili, attualmente in discussione al Parlamento europeo, su cui si sono pronunciati gli l'europarlamentari Damiano Zoffoli del Partito democratico e  Mara Bizzotto della Lega.

Il punto

A fare il punto è stato il convegno aperto alla cittadinanza che si è svolto venerdì scorso a Pressana nel veronese: una località scelta dagli organizzatori - Legambiente Veneto e dal Coordinamento Acque Libere da Pfas - proprio perché è uno dei paesi  maggiormente esposti all’inquinamento delle acque potabili. Tra gli interventi principali quello del neo-commissario Dell’Acqua: "Il mio compito - ha esordito - sarà trovare acqua pulita da fonti alternative a quelle della centrale di Almisano che oggi utilizziamo solo grazie a filtri a carboni attivi". L’invio del piano del commissario al Governo è previsto già nel giro di una settimana; le nuovi fonti sono già state individuate e sono posizionate nell’est veronese, nell’alto vicentino e nel Brenta; serviranno però almeno due anni per completare il progetto dei nuovi acquedotti, per cui sono stati stanziati 60 milioni di euro.

Prevenzione

Insieme al direttore del reparto d’igiene acque interne dell’Istituto superiore di sanità, il neo-commissario ha poi messo l’accento sulla necessità della prevenzione: per fare in modo che l’acqua dei nuovi acquedotti non possa essere contaminata di nuovo, "è necessario che l’acqua dei pozzi sia tutelata a monte grazie a dei piani di sicurezza": le zone di prelievo dell’acqua dovranno cioè essere sottoposte a vincoli ambientali del Consiglio regionale, evitando in questo che siano contaminate da industrie e da forme di agricoltura intensiva; un’idea sulla quale, afferma Dell’Acqua, Luca Zaia si è già espresso a favore. A questo link tutte le informazioni.

Parlamento europeo

La proposta presentata dalla Commissione europea a febbraio introduce per la prima volta dei limiti per ogni tipo di Pfas e per la loro somma totale, validi per le acque potabili di tutta l'Unione Europea. Zoffoli ha proposto in merito alcuni emendamenti in linea con la Regione Veneto. "L'inquinamento da Pfas - specifica l'europarlamentare democratico - è un pericolo enorme per la salute di tutti i cittadini europei. Per questo ho voluto presentare un emendamento che introduce limiti molto bassi per l'acqua potabile, in linea con quanto approvato dalla Regione Veneto nove mesi fa". Sul caso interviene anche il capogruppo della Lega, Mara Bizzotto, facendosi portavoce dei comuni veneti.

Damiano Zoffoli - Pd

La proposta della Commissione propone un limite massimo di 100 ng/l (nanogrammi per litro) per ogni singolo tipo di Pfas e per i Pfas totali è 500 ng/l. L'emendamento proposto da Zoffoli aggiunge limiti stringenti, nel pieno rispetto del principio di precauzione: 30 ng/l per i Pfos, 90 per la somma tra Pfos e Pfoa e abbassa a 300 la soglia per i Pfas totali. "L'impegno per ottenere un limite basso e vincolante per tutti gli europei - afferma l'europarlamentare - sarà massimo e spero in un sostegno degli enti locali e delle associazioni. Sono a loro disposizione per un costante confronto e per iniziative".

La situazione in Veneto

É opportuno sottolineare che sia il Trattato sul funzionamento dell'UE all'articolo 193, che l'articolo 5 della Direttiva consentono agli stati membri e alle loro articolazioni di introdurre limiti inferiori - e quindi migliorativi - a quanto previsto dalla normativa europea per qualsiasi indicatore. "Per questa ragione - conclude Zoffoli -  i limiti oggi in vigore nella Regione Veneto sono garantiti a prescindere da quanto legifererà l'Unione Europea".

Mara Bizzotto - Lega

L’eurodeputata Bizzotto raccoglie l’appello dei sindaci dei comuni veneti contaminati, in attesa del voto in Commissione a settembre e del voto finale al Parlamento europeo sulla Direttiva Ue, previsto a ottobre. La leghista ha depositato un pacchetto di emendamenti alla Direttiva acque potabili, denominati "Pfas zero": "Una battaglia di civiltà per la tutela dell'ambiente e della salute pubblica per i 350mila cittadini di Vicenza, Verona e Padova coinvolti da un caso di maxi inquinamento su un’area di oltre 180 chilometri quadrati", commenta.

Limiti a zero

“Come avevo promesso ai sindaci dei comuni veneti contaminati e a varie associazioni di cittadini, ho ufficialmente depositato una serie di emendamenti alla nuova Direttiva UE acque potabili - afferma Bizzotto -, affinché siano stabiliti limiti pari a zero di Pfas su tutto il territorio europeo. Gli emendamenti, che portano la mia firma e quella dell’eurodeputato leghista Oscar Lancini, mirano a fissare a quota zero il limite di Pfoa, Pfos e Pfas e a introdurre il principio di precauzione anche per questi agenti inquinanti".

Le prossime mosse

La discussione degli emendamenti è prevista per il prossimo 10 settembre e nella prima settimana di ottobre si arriverà al voto finale del Parlamento europeo riunito in sessione plenaria a Strasburgo. “Il nostro obiettivo è quello di arrivare velocemente a una nuova normativa che tuteli l’acqua e la salute pubblica con l’abbattimento degli agenti inquinanti - conclude il capogruppo Lega -. Per questo il mio appello va a tutti i partiti e ai gruppi del Parlamento europeo, soprattutto ai Popolari e ai Socialisti che sono numericamente i più numerosi, affinché appoggino i nostri emendamenti senza cedere alle pressioni delle lobby delle multinazionali”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pfas, il commissario: "Servono altre fonti". Nuove richieste al Parlamento europeo

PadovaOggi è in caricamento