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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Pfas, allevatori e agricoltori sono i più esposti: gli esiti del monitoraggio Iss

Lo studio è stato effettuato su 122 soggetti provenienti da vari Comuni situati nei territori di competenza di 3 differenti Ulss: 8 Berica, 6 Euganea e 9 Scaligera (ex Aziende 5, 6, 17, 20 e 21), 64 uomini e 58 donne

Sono stati trasmessi alla Direzione Regionale Prevenzione del Veneto i risultati dello studio di biomonitoraggio di sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) in operatori e residenti di aziende agricole e zootecniche, condotto dall’Istituto Superiore di Sanità.

ALLEVATORI. Lo studio è stato effettuato su 122 soggetti provenienti da vari Comuni situati nei territori di competenza di 3 differenti ULSS: 8 Berica, 6 Euganea e 9 Scaligera  (ex Aziende 5, 6, 17, 20 e 21), 64 uomini e 58 donne. Per quasi tutte le sostanze analizzate, le concentrazioni nel siero del campione degli Allevatori (popolazione rurale) sono risultate superiori a quelle del gruppo dei Non esposti della popolazione generale (popolazione di controllo residente fuori le aree interessate).

I DATI. Per otto tra queste sostanze (tra cui Pfoa, Pfos e Pfhxs) le concentrazioni rilevate negli Allevatori sono risultate superiori in modo statisticamente significativo anche a quelle degli Esposti della popolazione generale (popolazione residente nelle aree interessate alla contaminazione).

PFOA. Considerando solo il Pfoa (sostanza per cui attualmente si rilevano le concentrazioni maggiori), si è rilevato un livello mediano per il campione degli Allevatori pari a 40,2 ng/g, che confrontato con quello del campione della popolazione dell’area di esposizione, risulta doppio e marcatamente superiore al dato generale della popolazione campionata del Veneto (valore mediano Esposti:  13,8 ng/g; valore mediano Non Esposti: 1,6 ng/g).

TERRITORI. Andando a differenziare per aree (ex Aziende Ulss) si evidenziano, come rilevato durante il biomonitoraggio sulla popolazione generale, differenze legate alla disomogeneità territoriale dell’esposizione. In particolare si hanno le concentrazioni maggiori tra gli Allevatori dell’ex-Azienda Ulss 5 e le minori nella ex-Azienda Ulss 6. I risultati ottenuti sugli “Allevatori” (operatori e residenti di aziende zootecniche) sono stati poi confrontati con quanto ottenuto nel biomonitoraggio condotto sulla popolazione generale.

INDAGINI. Tali analisi fanno parte del più ampio studio di biomonitoraggio che ha come obbiettivo la definizione dell’esposizione a Pfas nei soggetti residenti nelle aree del Veneto nelle quali è stata rilevata la presenza di questi contaminanti. La documentazione è stata già trasmessa alla Procura della Repubblica di Vicenza che indaga sull’evento inquinante specifico, al presidente del Consiglio regionale affinchè, una volta costituiti gli organi, la ponga a sua volta all’attenzione della Commissione consigliare d’inchiesta istituita martedì scorso, e alle Ulss interessate (6 Euganea, 8 Berica e 9 Scaligera), che nei prossimi giorni provvederanno a convocare le persone sottoposta a monitoraggio per comunicare loro gli esiti.

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