Mentre da palazzo Moroni si annuncia la prima domenica ecologica di chiusura del centro storico di Padova al traffico per il 16 febbraio, Legambiente ne approfitta per segnalare come, a causa delle continue piogge, da inizio anno il Pm10, ovvero il principale inquinante che caratterizza l'aria del capoluogo euganeo, è ai suoi minimi storici.

PIÙ PIOGGIA = ARIA MENO INQUINATA. “La chiusura del centro storico di domenica è sicuramente un’ottima iniziativa, perché rientra nella logica di vivere il centro e le sue caratteristiche storiche liberato dalle auto che ne limitano la fruibilità.  Non solo, è una buona pratica concernente il risparmio energetico e la riduzione di smog e gas serra – commenta Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova - Apprezziamo l’iniziativa anche se, ad oggi si sono verificati solo 12 sforamenti del limite di legge di Pm10 (ne sono ammessi 35 in un anno). Nel solo mese di gennaio del 2013 se ne verificarono 17, e 24 nel gennaio 2012”.

IL TICKET. “Questo significa che possiamo abbassare la guardia contro le polveri sottili, l’ozono, il benzo (a) pirene che ogni anno superano il limite di legge in città? Certo che no – dichiara Passi – iniziative come quella di domenica andrebbero intensificate ed ampliate. Comunque la via maestra per combattere l’inquinamento, soprattutto in questo periodo di estrema scarsità di risorse pubbliche, conclude Legambiente – resta quella della tariffazione dell’entrata in città: un ticket che vada a finanziare il potenziamento del trasporto pubblico e che parallelamente spinga ad utilizzare quello già esistente, senza usare l’auto per entrare e muoversi in città".