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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Boom di sforamenti da Pm10, Legambiente: "Mobilità da ripensare"

L'anno si chiude in controtendenza rispetto a quelli passati. Mentre in precedenza il superamento del limite giornaliero di sostanze inquinanti era via via calato, nel 2011 sono ben 103 i giorni in cui è stato sforata la quantità di ozono nell'aria

"Meno mezzi pubblici significa più auto in strada e conseguentemente più smog e congestione del traffico", questa l'equazione che Legambiente ricava dal negativo bilancio 2011 per Padova in termini di superamento del limite giornaliero di legge (50 microgrammi per metro cubo d’aria) del Pm10, registrati dal 1 gennaio al 29 dicembre 2011.

CONTROTENDENZA NEGATIVA. “I superamenti del limite giornaliero di legge sono risultati superiori a quelli di tutto il 2010 - riferisce Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova - Un 2011 decisamente in controtendenza, rispetto agli anni precedenti, che avevano visto una lenta ma continua diminuzione dell’inquinamento atmosferico da polveri sottili (Pm10)".

I DATI. A Padova sono due le stazioni di rilevamento del Pm10. All’Arcella sono stati registrati 94 giorni di superamenti, contro gli 84 del 2010 e ben di più dei 35 all’anno ammessi dalla legge. In quella della Mandria la situazione è la stessa dello scorso anno: 93 superamenti, molto probabilmente destinati a diventare 95 entro capodanno.  “E non dimentichiamo – continua Passi -  il record negativo di superamenti del limite giornaliero per la protezione della salute umana, raggiunto dall’ozono quest’anno: 103 giorni di superamento contro i 52 del 2010 e i 25 all’anno giorni ammessi dalla legge. Questi dati sono una doccia fredda per chi sperava che continuasse la tendenza alla diminuzione registrata negli ultimi anni, che dimostra che senza seri, e strutturali,  provvedimenti antismog, l’inquinamento non sparisce da solo. E va da sé che comprare autobus a diesel molto più inquinanti - aggiunge punzecchiando Aps - e non a metano sarebbe una follia”.

IN VENETO. Padova, però, non sarebbe sola, in Veneto, a vedere aumentare le micropolveri rispetto al 2010. Nella stessa situazione ci sono infatti anche Treviso, Verona, Vicenza e Rovigo.  

ABBONAMENTI INTEGRATI ED ECOPASS. "Di fronte all’aumento dello smog ed ai tagli al trasporto pubblico diventa imprescindibile ripensare la mobilità - continua Passi - Da tempo Legambiente ha messo sul piatto due proposte tra loro collegate: “Abbonamento alla città” ed “Ecopass”. Il primo è un abbonamento globale e integrato a tutti i mezzi alternativi all’auto: autobus, tram, autonoleggio, car sharing, car pooling, biciclette a nolo, che costerà di meno a chi invece vorrà entrare in città in auto, e che quindi dovrà pagare l’Ecopass. I proventi del quale saranno finalizzati a potenziare il trasporto pubblico, i mezzi alternativi, gli incentivi alla mobilità elettrica, la razionalizzazione del trasporto merci in città.

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