Bassa Padovana, giovani a caccia di Pokemon scambiati per malintenzionati
Nota due giovani a bordo di un'auto di grossa cilindrata aggirarsi in via Vampadore, a Megliandino San Fidenzio, con fare sospetto e chiede l'intervento dei carabinieri. All'arrivo dei militari i due hanno confessato di essere solamente alla ricerca di esche
Un residente, nel cuore della notte tra venerdì e sabato, a Megliadino San Fidenzio, chiede l'intervento dei carabinieri per la presenza sospetta di due persone che si aggirano, a bordo di un'auto di grossa cilindrata, con fare sospetto, in realtà era solo due cacciatori di Pokemon.
TERZO CASO. La Pokemon mania, per la terza volta, torna ad essere oggetto di segnalazioni alle forze dell'ordine. Dopo l'episodio dei due ragazzi fermati dai carabinieri di Prato della Valle che guidavano uno scooter con smartphone alla mano per cacciare esche, e il ciclista che ha rischiato di essere investito mentre stava catturando un Pokemon, la richiesta d'intervento in via Vampadore nel comune della Bassa.
RICERCA. Intervenuti sul posto, i militari hanno identificato i due individui che sono risultato essere due ventenni, incensurati, di Montagnana. La giustificazione della loro presenza in auto è stata:" Eravamo impegnati nella ricerca dei Pokemon". I ragazzi si sono quindi scusati per aver arrecato disturbo e si sono allontanati.