Polizia padovana "indignata": senza benzina e divise
Questa mattina il sit-in dei sindacati delle forze dell'ordine in prefettura per contestare i nuovi tagli previsti da Roma. "All'autocentro non ci sono soldi né benzina in cisterna, per fare carburante costretti ad andare ai distributori coi buoni", dichiarano
Questa mattina a Padova, nelle vesti di “indignados”, c'erano nientemeno che i poliziotti. I sindacati si sono dati appuntamento davanti alla prefettura per contestare i tagli previsti dal Governo ai bilanci delle forze dell'ordine e denunciare le conseguenze sull'attività degli agenti.
IL MANIFESTO. I rappresentanti di Siulp e Sap hanno consegnato un simbolico "bond sicurezza" al prefetto Ennio Mario Sodano: un manifesto con le coordinate bancarie del fondo assistenza del ministero dell'Interno.
SENZA BENZINA. "Siamo costretti a fare carburante ai distributori stradali con i buoni benzina - ha detto il segretario provinciale del Sap, Mirco Pesavento - perché all'autocentro di Padova non ci sono soldi né benzina in cisterna. Se andiamo avanti così a gennaio rischiamo di dover fare pattuglia a piedi o in bici".
SENZA DIVISE. Secondo i due sindacati, le divise non verrebbero più fornite da tempo, con le immaginabili difficoltà per gli agenti costretti a lavare a casa i capi per averli puliti il giorno seguente, non disponendo del cambio. Secondo i sindacati però le risorse si potrebbero trovare.
LA PROPOSTA. "Basterebbe mettere fine all'operazione strade sicure - ha sottolineato Luigi Rizzi, segretario del Siulp di Padova - A parte il risvolto mediatico, la messa in strada degli uomini dell'esercito ha portato solo ad un aggravio dei costi per lo Stato, distogliendo risorse dai fondi per l'ordine pubblico e per chi è di pattuglia in strada".