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Cronaca

Polizia provinciale, 23 anni di servizio per la tutela ambientale e non solo

Il comando padovano ha festeggiato oggi l'anniversario dalla fondazione, avvenuta il 26 giugno 1989. Un'occasione di bilanci per l'attività svolta, dall'antibracconaggio al supporto in caso d'emergenza come nei comuni emiliani terremotati

Giorno di festa, oggi, per la polizia provinciale di Padova, fondata esattamente 23 anni fa: il 26 giugno 1989. Giorno dunque anche di bilanci, per il corpo formato da 20 agenti in divisa e da 10 amministrativi, impegnato in compiti che spaziano dal controllo del territorio e della fauna, alla caccia, alla pesca e alla tutela ambientale ma anche in attività quotidiane di polizia stradale, giudiziaria e amministrativa.

LA CERIMONIA. Presenti numerose autorità alla cerimonia che si è svolta nell’aula magna della basilica di Santa Giustina: la presidente della Provincia Barbara Degani, l’assessore provinciale alla Sicurezza Enrico Pavanetto, il comandante Cino Augusto Cecchini, il prefetto di Padova Ennio Mario Sodano, il questore Vincenzo Montemagno. Ospiti anche il sindaco del Comune di Medolla (in provincia di Modena) Filippo Molinari e l’assessore alla Sicurezza e Ambiente Patrizia Sgarbi che hanno ringraziato la presidente Degani e gli agenti della polizia provinciale padovana per l’aiuto portato alla loro comunità colpita dal terremoto dell’Emilia Romagna.

FUNZIONI DI COORDINAMENTO. “Tra le azioni più apprezzate – ha spiegato la presidente Degani – c’è il ruolo di coordinamento svolto a favore delle polizie locali. Abbiamo puntato al modello dei distretti così da mettere a disposizione conoscenze, uomini e mezzi in tempi in cui è necessario far rete per garantire un servizio più efficiente e di qualità. Inoltre durante i momenti di emergenza la polizia provinciale ha sempre dato la massima disponibilità. L’ultimo in ordine di tempo è stato fatto a Medolla, Comune terremotato dell’Emilia dove i nostri agenti si sono recati per portare aiuto distinguendosi per l’impegno e l’umanità”.

SUPPORTO NEI PAESI TERREMOTATI. “Oltre alle attività usuali e a un intenso impegno nell’antibracconaggio – ha aggiunto Pavanetto – abbiamo puntato alla lotta nei falsi documentali, all’uso di nuovi strumenti tecnologici a supporto delle forze dell’ordine e all’intensificazione della struttura distrettuale. Inoltre abbiamo voluto dimostrare con atti concreti la vicinanza della provincia di Padova al comune di Medolla. Una nostra pattuglia era a disposizione del comando di polizia locale di Medolla tutti i giorni per supportare  i tre agenti che, dopo oltre 20 giorni di scosse, erano davvero provati. La polizia ha svolto compiti legati alle ordinanze di sgombero, operazioni anti sciacallaggio e viabilità”.

RICONOSCIMENTI. Durante la cerimonia sono stati premiati gli agenti che hanno raggiunto la pensione e coloro che, in servizio, si sono distinti in azioni di particolare difficoltà. Tra questi un assistente scelto che ha tratto in salvo una cinquantina di canoisti tedeschi che si erano smarriti in Valle Millecampi a Codevigo.

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