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Cronaca

Premio Campiello, Mauro Corona entra nella cinquina finalista

Venerdì nell'aula magna dell'università di Padova la votazione della giuria dei letterati, presieduta da Monica Guerritore. Stefano Valenti con "La fabbrica del panico" (Feltrinelli) ha vinto come "opera prima"

La 52esima edizione del Premio Campiello entra nel vivo. Venerdì, nell'aula magna dell'università di Padova, la giuria dei letterati, presieduta da Monica Guerritore, ha selezionato la cinquina finalista e decretato il vincitore per la categoria "opera prima".

LA CINQUINA. In finale Michele Mari con "Roderick Duddle" (Einaudi), con otto voti, è il primo della cinquina dei libri scelti. Seguono​ Mauro Corona con "La voce degli uomini freddi" (Mondadori) e Giorgio Fontana con "Morte di un uomo felice" (Sellerio), entrambi con sei preferenze alla prima votazione.​ Fausta Garavini con "Le vite di Monsu' Desiderio" (Bompiani) è passata alla seconda votazione. Per il quinto titolo è stato invece necessario arrivare alla sesta votazione che, con cinque voti, ha selezionato ​Giorgio Falco "La gemella H" (Einaudi).

OPERA PRIMA: IL VINCITORE. Il premio "opera prima" è andato a Stefano Valenti per "La fabbrica del panico" (Feltrinelli). L'opera, come si legge nella motivazione: "racconta una storia familiare che diventa corale di fronte alla malattia e alla morte per amianto". La voce narrante è quella del figlio 40enne.

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