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Cronaca

Premio Campiello 2017, scelta la cinquina finalista: ora tocca alla giuria popolare

In finale Stefano Massini con "Qualcosa sui Lehman" (Mondadori), Mauro Covacich con "La città interiore" (La Nave di Teseo) e Alessandra Sarchi con "La notte ha la mia voce" (Einaudi), Donatella Di Pietrantonio con "L'arminuta" (Einaudi) e Laura Pugno von "La ragazza selvaggia" (Marsilio)

La giuria dei letterati, presieduta da Ottavia Piccolo, venerdì, ha scelto la cinquina finalista della 55/a edizione del premio Campiello nel corso della cerimonia che si è svolta nell'aula magna dell'Università di Padova.

CINQUINA. Erano 78 le opere segnalate al premio letterario di Confindustria Veneto. Dalla prima votazione sono usciti i nomi di Stefano Massini con "Qualcosa sui Lehman" (Mondadori), Mauro Covacich con "La città interiore" (La Nave di Teseo) e Alessandra Sarchi con "La notte ha la mia voce" (Einaudi). Dopo una votazione a vuoto, il terzo turno ha premiato anche Donatella Di Pietrantonio con "L'arminuta" (Einaudi) e Laura Pugno von "La ragazza selvaggia" (Marsilio).

OPERA PRIMA. Il premio Campiello Opera prima invece è andato a Francesca Manfredi con "Un buon posto dove stare" (La Nave di Teseo). Ora il verdetto spetta alla giuria popolare, con la proclamazione del vincitore il 9 settembre al teatro La Fenice di Venezia.

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