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Cronaca

Città della speranza, nominato il nuovo cda alla guida dell'Istituto di ricerca pediatrica

E' stato presentato anche il bilancio d'esercizio 2016 in sostanziale pareggio

È stato presentato martedì, e approvato dall’assemblea dei soci, il bilancio consuntivo 2016 della Fondazione Istituto di ricerca pediatrica - Città della speranza. L’assise ha di fatto concluso il mandato triennale del presidente Andrea Camporese e portato all’insediamento del nuovo consiglio di amministrazione con la nomina di sette componenti (4 in rappresentanza della Fondazione Città della speranza, 2 invece dell’Università degli Studi di Padova e 1 in nome dell’Azienda Ospedaliera di Padova). Modifiche che hanno portato alla dimissione dell'ex socio fondatore Stefano Bellon, la scorsa primavera. Con l’occasione, inoltre, è stato presentato in anteprima il primo report scientifico prodotto dalla direzione scientifica, contenente i risultati conseguiti lo scorso anno.

I CONTI. Il bilancio 2016 si conferma in sostanziale pareggio. Fondazione Città della speranza e Fondazione Cariparo permangono i principali organi finanziatori delle attività dell’Istituto (la prima con 1.915.791,50 euro, la seconda con 754.773,66 euro). Il totale dei proventi per l’attività tipica ammonta complessivamente a 3.412.982,24 euro. Gli oneri per attività istituzionale, di supporto generale, patrimoniali e finanziari assommano a 4.069.358,32 euro, mentre il totale dei proventi è di 4.085.310,48 euro. Il risultato di gestione è di 15.952,16 euro.

LA RICERCA. Nel 2016 si sono viste delle importanti novità dal punto di vista del reperimento fondi: molti ricercatori e gruppi hanno presentato progetti come affiliati Irp e hanno avuto successo. Dal 2017, pertanto, numerose attività saranno finanziate da enti come Airc, Fondazione Veronesi, Fondazione Berlucchi, Fondazione Just. In progressiva crescita anche l’attività scientifica riferibile a grant di varia provenienza, che può essere considerato uno degli indicatori di attrattività.

L'ATTIVITÁ. L’Irp, che ad oggi conta 295 ricercatori, lo scorso anno è stato sede di 16 seminari scientifici e 34 eventi vari. 1500 gli studenti, principalmente delle scuole superiori, che hanno visitato i laboratori e altrettante le persone che hanno voluto conoscere i luoghi e i ricercatori che usufruiscono dei fondi derivanti da raccolte fondi e donazioni.

IL CDA. “Sono convinto che l’adattamento continuo e ragionato alle sfide di un mondo che cambia rapidissimamente sotto ai nostri occhi, debba essere una responsabilità che noi tutti abbiamo il dovere di esercitare, a maggior ragione in una realtà come questa in cui i portatori di interesse sono molti e dove si abbracciano realtà che raccolgono le istanze della ricerca scientifica, del sociale, della sanità e del mondo economico. È evidente che, pur nel continuo sviluppo e crescita di questi anni, questa realtà ha delle potenzialità ancora inespresse”. Con queste parole il presidente uscente, Andrea Camporese, ha spiegato il lavoro che ha portato il tavolo tecnico da lui capeggiato a elaborare, su mandato del Consiglio di amministrazione uscente, un nuovo modello di governance con il conseguente adattamento dello statuto, recepito e approvato dalla Regione Veneto lo scorso giugno.

LE NOVITÁ. La nuova gestione, oltre ad avere un presidente, introduce le figure dell’amministratore delegato, con il compito principale di garantire l’equilibrio economico-finanziario dell’Istituto; del direttore scientifico, che sarà dotato di un budget per le attività scientifiche; di un Comitato scientifico, formato dai principal investigator presenti in Irp e da due rappresentanti nominati dall’Università di Padova e dal Dipartimento di Pediatria; di uno Scientific advisory board per la supervisione scientifica.

I COMPONENTI. A scegliere i vertici sarà il nuovo Consiglio di amministrazione presentato stamani e composto da: Giuseppe Basso (direttore della Clinica di Oncoematologia Pediatrica), Andrea Camporese (past president della Fondazione IRP), Giovanni Franco Masello (presidente della Fondazione Città della Speranza) e Marco Alessandro Pierotti (segretario uscente del coordinamento delle attività di ricerca della Fondazione IRP), nominati dalla Fondazione Città della speranza; Antonio Parbonetti (prorettore all'organizzazione e processi gestionali) e Giorgio Perilongo (direttore del Dipartimento di salute della donna e del bambino), scelti dall’Università di Padova; Luciano Flor (direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Padova) in rappresentanza dell’Azienda ospedaliera.

LE USCITE. La Fondazione Cariparo ha deciso, in linea con le sue strategie, di uscire dal Cda, continuando, come previsto, a sostenere economicamente i progetti di ricerca meritevoli. “L’IRP, in cui ho trovato integrità morale e impegno non comuni, ora dovrà semplicemente fare scienza, accogliere i migliori, aprirsi alle applicazioni sanitarie e industriali, guardare ai giovani, alla gioia di conquistare, di faticare e di collaborare, di lavorare con la parte sana della politica”, ha concluso l’ormai past president Andrea Camporese, augurando buon lavoro ai suoi successori e ai ricercatori.

IL REPORT. In occasione dell’assemblea dei soci, è stato presentato il primo report scientifico dell’attività svolta dall’IRP nel 2016. Prodotto dalla direzione scientifica, descrive in 172 pagine le aree di interesse e i progetti di ricerca svolti nei 15 laboratori presenti in Istituto. Come evidenziato dall’immagine in copertina, tre sono le principali aree scientifiche - l’oncologia pediatrica, la medicina rigenerativa e la nanomedicina – nelle quali i ricercatori, sebbene con conoscenze e competenze eterogenee, possono interagire creando una sinergia positiva.

IL COMMENTO. Nel report sono dettagliati i numeri delle pubblicazioni scientifiche, dell’impact factor (IF) e dei fondi (grant) ottenuti dai ricercatori. “È la testimonianza del progressivo incremento delle attività scientifiche e dell’entrata a regime di questa incredibile iniziativa, una sorta di annuario dove reperire informazioni sui gruppi, sulle attività, scoprire i volti delle persone che si dedicano con passione ad un lavoro nobile e prezioso”, ha sintetizzato Andrea Camporese.

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