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Cronaca San Lazzaro

Prete di San Lazzaro, nella denuncia dell'ex amante spuntano "altri sacerdoti nelle orge"

La magistratura interrogherà i religiosi che avrebbero preso parte agli incontri sessuali per verificare se l'ormai ex parroco incassasse soldi. Al via gli accertamenti anche sui dvd hot

Altri preti avrebbero partecipato alle orge organizzate dall'ormai ex parroco di San Lazzaro, indagato per violenza privata e favoreggiamento della prostituzione. Ad affermarlo - come riportano i quotidiani locali - la sua ex amante e oggi accusatrice, una parrocchiana di 49 anni, tra le pagine della denuncia rilasciata il 6 dicembre scorso ai carabinieri della stazione di Padova da cui è scaturita la perquisizione in canonica che, nella settimana di Natale, ha fatto deflagrare il caso. Nei prossimi giorni, gli inquirenti identificheranno e sentiranno, in qualità di persone informate sui fatti, i sacerdoti del Padovano, citati con dovizia di particolari dalla 49enne, per verificare se l'ormai ex parroco incassasse soldi per realizzare questi incontri sessuali.

VERIFICHE SU DVD&CO. Lunedì, il pm Roberto Piccione ha incaricato l’ingegnere Nicola Chemello di svolgere un accertamento tecnico, che dovrà concludersi entro 90 giorni, sui contenuti digitali di dvd (catalogati dallo stesso don con il nome dei Papi della storia della Chiesa) e videocassette, chiavette usb, un tablet, un pc, uno smartphone, un vecchio cellulare sequestrati al prete e su 5 telefonini messi a disposizione dalla 49enne. Sempre da lunedì, l'ex parroco di San Lazzaro ha come nuovo difensore l'avvocato penalista Gianni Morrone, subentrato a Michela Godina.

IL BLITZ DEGLI ANIMALISTI. Intanto, nella notte tra lunedì e martedì, militanti di Centopercentoanimalisti hanno affisso sul cancello della "Congregazione di Gesù Sacerdote", a Trento (dove sembrerebbe che il prete sia stato accolto in questo periodo), un enorme striscione diretto all'ex parroco. "Dalle indagini emerge che il prete 'sporcaccione' abbia speso mille euro per assistere in prima fila al palio di Siena - scrivono in una nota gli animalisti, ricordando le "spese pazze" del don emerse nell'inchiesta - Non ama gli animali, anzi, ha speso pure cifre enormi per assistere a una delle più grosse vergogne d’Italia. Non a caso, negli ultimi 40 anni, solo a Siena, sono morti oltre 50 cavalli, tra corse, prove, e animali abbattuti in seguito a incidenti. Una strage, che purtroppo continua, alimentata dalla follia dei contradaioli e da chi ricava guadagni dall’afflusso dei turisti, tra cui il prete perverso padovano".

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