rotate-mobile
Cronaca Sacra Famiglia

Preti ricattati per rapporti gay: una condanna per tentata estorsione

Un 48enne marocchino è stato condannato a un anno e otto mesi per i ricatti accertati nei confronti di due religiosi all'epoca in servizio in una parrocchia di Padova per non rivelare a stampa e Curia le loro presunte frequentazioni in un locale gay della Sacra Famiglia

Si è chiuso ieri, con la condanna da parte del gip di Padova Cristina Cavaggion a un anno e 8 mesi per tentata estorsione in concorso, il processo con rito abbreviato che ha visto protagonista sul banco degli imputati un 48enne marocchino, Fouad C. Vittime del ricatto economico da 5mila euro due preti all'epoca dei fatti in servizio in una parrocchia della città. 

I RICATTI. L'altro imputato, italiano, ritenuto complice della tentata estorsione, nel frattempo è deceduto. Ai due religiosi era stato chiesto del denaro per non rivelare alla stampa e alla Curia le loro frequentazioni e presunti rapporti sessuali in un locale gay alla Sacra Famiglia. I preti, nel settembre 2010, avevano però deciso di sporgere denuncia in Procura per porre fine al ricatto cominciato nei precedenti mesi estivi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Preti ricattati per rapporti gay: una condanna per tentata estorsione

PadovaOggi è in caricamento