Botte e minacce in presenza del figlioletto: 35enne a processo per maltrattamenti
La vittima, una 29enne di origini ucraine, ha trovato il coraggio di denunciare e vive dal 2015 con il bambino in una struttura protetta del centro Antiviolenza di Padova
Minacce, vessazioni, violenze alla ex moglie sotto gli occhi del figlioletto poco più che neonato: da questo dovrà difendersi il 35enne camionista di origini moldave che sarà processato a partire dal 9 febbraio.
LA VICENDA. La vittima, una 29enne di origini ucraine, vive dal 2015 in una struttura protetta del centro Antiviolenza di Padova assieme al figlioletto che oggi ha 8 anni. Il coraggio di parlare è arrivato, come riferiscono i quotidiani locali, grazie ad un’amica che le ha fissato un appuntamento con le operatrici del centro Antiviolenza. Ne è emerso da subito un quadro terribile: ad appena un anno dal matrimonio, nel 2009, l’uomo, dedito spesso e volentieri all’alcol, ha iniziato a picchiarla con qualsiasi pretesto, arrivando anche a mettere in pericolo la vita del figlioletto. Dopo la separazione inoltre, la giovane ha smesso quasi subito di ricevere l’assegno di mantenimento di 500 euro fissato dal tribunale. Un motivo in più per sperare nella giustizia.