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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Processo Pfas, prima udienza rinviata: la Regione Veneto si costituirà parte civile

L'udienza preliminare, in programma per lunedì 21 ottobre in Tribunale a Vicenza, è stata posticipata a lunedì 11 novembre a causa della protesta nazionale degli avvocati penalisti

Tutto rinviato: l'udienza preliminare per il maxi "processo Pfas" - in programma per lunedì 21 ottobre in Tribunale a Vicenza - è stata posticipata a lunedì 11 novembre a causa della protesta nazionale degli avvocati penalisti.

Regione Veneto

L’avvocato Fabio Pinelli del Foro di Padova, incaricato dalla Regione del Veneto per la costituzione di parte civile dell’ente nel processo penale per la vicenda PFAS, spiega: «All’udienza odierna del procedimento per i fatti della Miteni, il giudice dell’udienza preliminare, dott. Roberto Venditti, ha preso atto della adesione da parte dei difensori degli imputati all’astensione dalle udienze penali proclamata dall’Unione Camere Penali Italiane e ha rinviato il procedimento a lunedì 11 novembre 2019, sempre alle ore 9. Già all’udienza di questa mattina al procedimento principale, a carico dei vertici della Miteni e della attuale società controllante International Chemical Investors S.E., è stato riunito quello che riguarda gli imputati del management della Mitsubishi Corporation, controllante di Miteni sino al febbraio 2009. Tutti gli imputati rispondono in concorso tra loro di disastro ambientale doloso e di avvelenamento delle acque. La Regione Veneto ha anticipato che si costituirà parte civile già all’udienza dell’11 novembre». L'avvocato Pinelli, inoltre, precisa: «L’udienza preliminare entrerà nel vivo il prossimo 11 novembre, poiché in quell’udienza il Giudice raccoglierà le richieste di costituzione di tutte le parti civili. Come noto, durante l’udienza preliminare l’ordinamento riserva agli imputati il diritto di procedere con una richiesta di rito alternativo al dibattimento e dunque prossimamente potremo capire se gli imputati di questo processo intenderanno definire la loro posizione con richiesta di giudizio abbreviato, ovvero di patteggiamento. Certo è che, qualora gli imputati ritenessero di affrontare il dibattimento, esso sarà necessariamente davanti alla Corte d’Assise, organo composto da giudici togati e da giudici popolari, funzionalmente deputato a giudicare i reati più gravi previsti dal nostro ordinamento, tra i quali il delitto di avvelenamento delle acque, individuato per questa vicenda dalla Procura della Repubblica di Vicenza, unitamente al delitto di disastro ambientale doloso. A prescindere dalle scelte processuali degli imputati, è di particolare interesse per la Regione accertare le responsabilità degli autori della contaminazione e chiedere un congruo risarcimento del danno per fatti di tale gravità».

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