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Cronaca

Agenti denunciati per abuso d'ufficio, lesioni e calunnia: prima l'archiviazione e ora il caso riaperto

Il pm Roberto D’Angelo ha revocato, di sua stessa iniziativa, la richiesta di archiviazione che aveva fatto lui stesso ed ha disposto la delega delle indagini

Il pm Roberto D’Angelo ha revocato, per sua stessa iniziativa, la richiesta di archiviazione che aveva fatto lui stesso ed ha disposto la delega delle indagini. Una decisione che ha fatto piacere alla famiglia del diciassettenne che vuole assolutamente sia stabilità la verità di quanto accaduto quella sera. D’Angelo ha deciso che servono ulteriori indagini per stabilire precisamente quanto accaduto lo scorso 16 dicembre, quando un diciassettenne padovano, poco dopo mezzanotte, è stato fermato da degli agenti di polizia in borghese. Il magistrato aveva fatto richiesta di archiviazione per la querela presentata contro due agenti di polizia per per abuso d'ufficio, lesione aggravate e calunnia. A presentarla l’avvocata Cristina Bissacco, incaricata dalla famiglia del diciassettenne.

I fatti

Il ragazzo, che indossava un doppio cappuccio in testa, quello della felpa e quello della giacca che indossava, è in sella alla sua bici quando è stato fermato dagli agenti. Per il dicisassettenne e la sua famiglia, in modo violento e senza farsi riconoscere come agenti. Per la Questura in maniera lecita e legittima. Sarebbe stato scambiato per un pusher. Non ci sono immagini del fermo, perché la strada dove è stato bloccato non è coperta da sistemi di video sorveglianza ed è anche poco illuminata. Lo stesso ragazzo a febbraio ha dovuto presentarsi al tribunale dei minori di Venezia per rispondere al reato di resistenza a pubblico ufficiale. Oggi questa novità che arriva dalla Procura, con la richiesta di approfondire le indagini sui due agenti.

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