In merito alla possibile concentrazione di profughi nel territorio di Abano Terme, come paventato nelle scorse settimane dal commissario prefettizio Pasquale Aversa, interviene il presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, Emanuele Boaretto: "Accogliamo con grande piacere il fatto che le categorie produttive si stiano esprimendo ed impegnando in prima persona per scongiurare la costituzione di un Hub per immigrati ad un chilometro dal centro della città, nonché che le numerose manifestazioni contrarie all’arrivo dei profughi siano state trasversali e molto partecipate anche da parte degli abitanti di Abano. Per il ruolo che occupo e le responsabilità che mi competono, assieme a queste azioni utili a sollevare l’opinione pubblica sull’argomento, ho ritenuto necessario compiere i passi politici e tecnici sufficienti per tentare su ogni fronte e con qualsiasi modalità possibile di scongiurare la costituzione a breve di un centro di accoglienza in una delle principali località turistiche ed italiane".

INCONTRO A ROMA. Boaretto annuncia che lunedì sarà a Roma nelle sedi opportune, con Federalberghi Italia, per riproporre il problema a livello nazionale, dopo averlo già fatto a livello regionale con il governatore Luca Zaia, ricevendo da quest'ultimo sostegno senza alcuna riserva. "È incredibile - aggiunge - che l'altro ieri in Regione ci abbiano detto di non avere più risorse per gli ammortizzatori sociali dei nostri collaboratori, mentre il Governo è pronto a stanziare milioni di euro per collocare e mantenere i profughi nella medesima destinazione turistica. Se così fosse saremo costretti a ragionare sul licenziamento di molti dei 5mila dipendenti degli hotel termali in modo che possano almeno prendere il trattamento di disoccupazione, visto che gli ammortizzatori sociali non ci saranno più e visto che, presumibilmente, il lavoro, con gli arrivi di centinaia di profughi, calerà notevolmente ed ulteriori aziende saranno costrette a ridimensionarsi o addirittura a chiudere".