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Cronaca

Profughi, due incontri: sindaci del "no" e fronte accoglienza "diffusa"

Al summit organizzato dal presidente Enoch Soranzo hanno preso parte 73 primi cittadini, che chiedono un tavolo con Alfano e con Zaia. 27 gli amministratori presenti all'altra riunione, Bitonci: "Il prefetto si dimetta"

C'è il fronte dell'accoglienza "diffusa", tra tutti i 104 comuni della provincia. C'è poi il fronte del "no", con il sindaco di Padova Massimo Bitonci in prima fila tra i primi cittadini contrari ad ospitare migranti in arrivo nel territorio euganeo. Lunedì, nella stessa giornata, si sono riuniti entrambi gli schieramenti.

IL FRONTE DELL'ACCOGLIENZA "DIFFUSA". All'incontro organizzato dal presidente della Provincia Enoch Soranzo - il primo si è svolto lo scorso 3 agosto - hanno partecipato 73 sindaci. La maggior parte dei presenti, anche se qualcuno ha espresso parere contrario, si è detta favorevole a risovere con un'equa distribuzione dei migranti in tutto il territorio (uno ogni mille abitanti) la complessa emergenza. Il dibattito si è concluso con "due mandati: la proposta di una 'calata su Roma' dei sindaci padovani per parlare direttamente con il ministro Angelino Alfano e informarlo su tutto ciò che sta accadendo nella provincia e la necessità di un incontro con il governatore del Veneto Luca Zaia per sollecitare un sostegno all’emergenza, regole precise, informazioni dettagliate, corrette e tempestive per tutelare i territori e le persone". In programma anche la trasmissione al prefetto Patrizia Impresa delle proposte dei sindaci. Non è stato discusso, invece, il documento - proposto dai primi cittadini di Abano Terme, Teolo, Bagnoli di Sopra e Torreglia - che prevedeva di dare mandato al prefetto di costringere all'accoglienza anche i sindaci contrari, in caso di voto a maggioranza.

IL FRONTE DEL "NO". Ventisette i sindaci presenti all'altro incontro, quello dei sostenitori del "no" all'accoglienza. "Risorse agli sgoccioli, comprese quelle immobiliari, migranti già in numero elevato e spesso ospitati in aree al limite delle norme di sicurezza e in condizioni igienico-sanitarie del tutto precarie. In più: manca un vero e proprio piano di accoglienza per persone che, seppur e forse proprio perchè ospitate in questo modo, non sono ancora integrate". Sono alcuni dei punti cardine del documento firmato dai 27 sindaci e da 40 consiglieri comunali del Padovano, "in rappresentanza - come ha dichiarato Bitonci, leader del 'gruppo' - della maggioranza dei cittadini della provincia di Padova, che sono con noi contro i clandestini per dire 'prima i nostri cittadini'". Tra gli altri, hanno firmato i sindaci di Cittadella, Montagnana, Mestrino e Fontaniva. Massimo Bitonci, al termine dell'incontro, ha chiesto a gran voce anche le dimissioni del prefetto di Padova Impresa: "Chiedo le sue dimissioni perchè mai mi ha informato sui continui arrivi di clandestini e aveva promesso di liberare la Prandina entro il 2 settembre! ‪#‎viadapadova‬".

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