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Cronaca Bagnoli di Sopra

"Concentrato" di profughi nel triangolo Agna-Bagnoli-Cona, Alfano: "La colpa è dei sindaci"

Interrogato, durante il "question time" di mercoledì 28 settembre, in merito ai due hub di San Siro e Conetta, il ministro dell'Interno ha parlato di "equa distribuzione" a livello regionale e di "ricaduta locale" dovuta al rifiuto di fornire accoglienza da parte di alcuni primi cittadini

Il triangolo Bagnoli-Agna-Cona, la concentrazione di migliaia di profughi in un territorio dove, nel giro di pochi chilometri, sono stati allestiti ben due hub, rispettivamente nelle ex basi militari di San Siro e di Conetta (quest'ultimo nella provincia veneziana). La questione è stata portata ancora una volta all'attenzione del ministro dell'Interno Angelino Alfano: dopo la trasferta a Roma dei primi cittadini, a inizio agosto, il problema è stato nuovamente sottoposto al Ministro dagli onorevoli Fabio Rampelli (Capogruppo Fdi-AN alla Camera dei Deputati) e Walter Rizzetto, durante il "question time" - il botta e risposta tra Parlamento e Governo - di mercoledì 28 settembre. 

IL MINISTRO ALFANO. Alfano ha parlato di "equa distribuzione" dei migranti a livello regionale (il Veneto ha attualmente l'8% dei profughi nazionali, alla stregua di Lazio, Campania e Piemonte), attribuendo la responsabilità del problema della "ricaduta locale" - sui singoli Comuni - alle scelte di quei che sindaci hanno negato la disponibilità all'accoglienza dei territori da loro amministrati: "Io ho dato larghe assicurazioni alle comunità penalizzate. Risolveremo questo problema perché è un'ingiustizia, cercando di lavorare di concerto con l'Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) per riuscire a realizzare una distribuzione capillare dei migranti, ma è chiaro che i sindaci che si rifiutano di accogliere scaricano il peso su altri Comuni".

IL SINDACO DI AGNA. "La risposta data dal ministro Alfano alla question time dell'onorevole Rampelli e dell'onorevole Rizzetto, che ringrazio di cuore per il loro intervento di oggi, lascia il tempo che trova - commenta battagliero il sindaco di Agna Gianluca Piva - ed è stata a mio parere alquanto superficiale  in alcuni passaggi e poco rispettosa di quanto sta succedendo nel nostro territorio. Abbiamo quasi 2mila profughi, o presunti tali, e Alfano dice che la colpa è dei sindaci, di chi non accoglie? Ma che stiamo dicendo? Ma chi deve gestire le politiche sull'immigrazione in Italia? Un sindaco di paese come il sottoscritto, o il Ministero preposto, ossia il Viminale? Io, come sindaco di Agna, mi sento offeso da questo Governo - continua - mi sento umiliato e calpestato. Ma non mollo, e continua la mia ferma opposizione, e fino alla fine del mio mandato, a questa scellerata politica sull'immigrazione del Governo Renzi e ai due hub di San Siro e Conetta".

IL SINDACO DI BAGNOLI. "Ci sono troppe contraddizioni ancora: è una situazione straordinaria, urgente e temporanea, ma si parla di un fenomeno strutturale globale di cui dobbiamo abituarci. Se è strutturale ci deve essere programmazione, e non hub di migliaia di migranti. Se è urgente serve la normativa emergenziale. Non c'è né l'una né l'altra. Però fermi non si può stare. Scaricare la responsabilità ai sindaci è troppo facile. Il Ministero e la Prefettura sono organi di Governo. E, se compiono degli errori come costruire i campi di concentramento, devono correggersi. È maledettamente sbagliato aprire hub di centinaia o migliaia di migranti che attendono in un sistema di assistenzialismo totale di due anni. Si creano mostri sociali che appena finirà il programma saranno davanti al municipio a batter cassa".

FEDERALBERGHI A ROMA PER ABANO. Un tema "caldo", divenuto "bollente", in queste settimane, a seguito della possibilità, come paventato nelle scorse settimane dal commissario prefettizio Pasquale Aversa, di creare un nuovo hub per l'accoglienza di migranti nell'ex caserma di Giarre. Numerose manifestazioni di protesta si sono susseguite negli ultimi giorni: migliaia di persone hanno preso parte con candele e striscioni alla fiaccolata di martedì, per dire no ad una nuova concentrazione di profughi nel territorio termale. Sulla questione è intervenuto anche il presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, Emanuele Boaretto, annunciando che lunedì sarà a Roma nelle sedi opportune, con Federalberghi Italia, per riproporre il problema a livello nazionale, dopo averlo già fatto a livello regionale con il governatore Luca Zaia - che nelle scorse settimane aveva già scritto al premier Matteo Renzi - ricevendo da quest'ultimo sostegno senza alcuna riserva.

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