Provincia di Padova, il vice Bui lancia: "Un Cie per i profughi"
Il vicepresidente dell'Ente propone un Centro d'identificazione ed espulsione dove gli stranieri vengano identificati e da dove non possano allontanarsi se non riconosciuti idonei alla richiesta di asilo
"È assolutamente indispensabile istituire in tempi rapidissimi un Cie (Centro d’identificazione ed espulsione) dove gli stranieri vengano identificati e riconosciuti e da dove non possano allontanarsi senza il riconoscimento preventivo dello status di profughi”. È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Provincia di Padova Fabio Bui che ha partecipato giovedì mattina alla riunione in Prefettura e che lunedì prossimo parteciparà al Tavolo dei sindaci portando delle proposte sul tema della gestione dell'emergenza profughi sul territorio.
HUB "INUTILI". “Per coloro che non ottengono lo status di profughi il rimpatrio o l’allontanamento dal territorio nazionale deve essere immediato – continua Bui - questa procedura non può attualmente essere garantita dagli hub, che ritengo inutili in quanto in queste strutture non esiste la garanzia dell’identificazione, e dalle quali è possibile in ogni momento allontanarsi senza nessun controllo”.
RICHIESTE D'ASILO: IDONEE 3/10. "La Provincia, nei giorni, scorsi ha già comunicato la disponibilità dell’eventuale inserimento del personale provinciale in esubero nelle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale per far fronte al gran numero di pratiche da evadere - conclude Bui - È necessario agire con estrema urgenza nell’identificazione del maggior numero di persone possibile, portando a termine tutte le procedure del caso in tempi strettissimi e provvedendo all’allontanamento di chi viola la legge e le regole delle comunità di accoglienza. Al proposito, ritengo estremamente significativo il dato che rileva come su 10 domande di richiesta d’asilo soltanto 3 vengano ritenute idonee".
