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Cronaca Piazzetta Giovanni Palatucci

Profughi dormono di notte sui gradini della questura di Padova

Una decina di immigrati, uomini, ha trascorso la nottata tra giovedì e venerdì stesa a terra a riposare a ridosso dell'edificio in piazzetta Palatucci che ospita la sede della polizia nel capoluogo euganeo

Adagiati alla bell'e meglio a ridosso della questura di Padova. È accaduto nella notte tra giovedì e venerdì, per un gruppo di profughi che ha scelto di riposare steso a terra, a ridosso dell'edificio in piazzetta Palatucci che ospita la sede della polizia nel capoluogo euganeo.

NOTTE IN STRADA. In tutto una decina di immigrati, solo uomini, hanno dormito uno addossato all'altro per ripararsi a vicenda. Si tratta di 8 nigeriani destinati ad essere accolti nei centri predisposti in provincia, ma che avrebbero voluto restare in città. Per questo hanno deciso di trascorrere la nottata sulla scalinata adiacente alla strada, appoggiandosi sopra sacchi e abiti. Ora sono stati tutti accompagnati nelle strutture del Padovano cui erano stati assegnati. Sulla vicenda è intervenuto il neo questore di Padova Gianfranco Bernabei, che ha parlato di un "disguido marginale, e di una situazione subito rientrata".

QUESTORE, "DISGUIDO MARGINALE": Guarda il video

IL PREFETTO. Sulla questione dell'accoglienza degli immigrati ha parlato anche il prefetto euganeo Patrizia Impresa, sottolineando come "nonostante il muro posto da alcune amministrazioni, diverse proposte, circa 10-15 offerte solo negli ultimi giorni, sono arrivate da privati, che hanno messo a disposizione dei profughi i loro alloggi". 

PREFETTO, "Grande aiuto dai privati": Guarda il video

CASO PROFUGHI. Intanto, il tema dell'ospitalità dei migranti in città si sta facendo nelle ultime settimane sempre più pressante e scottante. Da un lato governo centrale e prefetture che destinano al capoluogo e alla provincia decine di nuovi profughi per via dei continui sbarchi nel sud Italia e dall'altro il muro opposto dall'amministrazione comunale del sindaco leghista Bitonci, avvallata da gruppi di cittadini, che si oppongono all'accoglienza con una raccolta firme e fiaccolate, lamentando di avere "già dato". D'altro canto, ci sono privati che affittano le proprie abitazioni alle associazioni che gestiscono in loco la permanenza dei profughi, tra cui il caso emblematico della 90enne che, colpita dal dramma degli sbarchi, ha messo recentemente a disposizione la propria abitazione per ospitarli.

IL QUESTORE:

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