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Cronaca Riviere / Via Niccolò Orsini

Profughi, M5s: "Il ministro Alfano non chiuda gli occhi su Prandina"

Il senatore del Movimento 5 Stelle, Giovanni Endrizzi, e il capogruppo nella regione Veneto, Jacopo Berti, denunciano la situazione all'interno dell'ex base militare in centro a Padova: "La situazione è gravissima"

"Una struttura inadeguata, che ospita un numero di migranti ben al di sopra della sua capienza, e con un numero di operatori sottodimensionato rispetto alle reali esigenze del posto e spesso non adeguatamente formati; e, ancora, cibo che non risponde ai requisiti di qualità e genuinità previsti dal bando, tanto da essere spesso rimandato indietro e gettato nella spazzatura: è questa la gravissima situazione che abbiamo trovato nel centro di accoglienza all'interno dell'ex caserma Prandina a Padova, gestito dalle cooperative sociali Ecofficina Educational, Orizzonti e Altre Strade, e dove sono accolti oltre 350 richiedenti asilo".

LA VISITA ALLA PRANDINA. A parlare, sono sono il senatore del Movimento 5 Stelle, Giovanni Endrizzi, che sulla vicenda ha presentato un'interrogazione al ministro dell'Interno Angelino Alfano, e il capogruppo del M5s nella regione Veneto, Jacopo Berti. I due hanno, di recente, fatto visita alla struttura, assieme alla consigliera regionale Patrizia Bartelle, ai parlamentari Marco Brugnerotto e Silvia Benedetti, alla consigliera comunale di Padova Francesca Betto e al viceprefetto di Padova Alessandro Sallusto.

LA SITUAZIONE. "La principale struttura all’interno dell'ex caserma Prandina - denunciano Endrizzi e Berti - è rappresentata da un grande capannone, privo di un luogo adeguato per conservare in sicurezza i propri beni, all’interno del quale sono alloggiati, su letti a castello, ben 180 profughi di diverse provenienze etniche e geografiche, tra cui Nigeria, Ghana, Gambia, Mali, Liberia e Afghanistan, con il rischio evidente di possibili tensioni e litigi. E questo nonostante nel bando si parli chiaramente di 'piena adeguatezza degli immobili in uso e piena funzionalità dell’efficienza degli impianti della struttura secondo le previsioni di legge'".

INTERROGAZIONE AD ALFANO. "Chiediamo ad Alfano - continuano - di risolvere le criticità evidenti a chiunque metta piede nella struttura, e di verificare se ci siano stati possibili inadempimenti, sia da parte delle cooperative affidatarie del servizio di accoglienza nella ex caserma Prandina, sia da parte della Prefettura di Padova, che ha diretto e gestito l'operazione. Servono con urgenza - concludono - linee guida per regolare i requisiti necessari ai casi in cui le strutture ospitino un numero di migranti superiore a 150 unità e per definire in maniera più chiara il ruolo e l’inquadramento di chi vi presta servizio".

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