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Cronaca Battaglia Terme

Protesta carte d'identità: profughi accusati di sequestro di persona

I fatti risalgono allo scorso 12 novembre, all'hotel Terme Euganee di Battaglia. Una trentina di migranti è ora accusata di avere tenuto rinchiusa per sette ore nel suo ufficio la vicepresidente della cooperativa

Risale allo scorso 12 novembre, la protesta inscenata da una trentina di migranti all'hotel Terme Euganee di Battaglia. Il gruppo di profughi, accolto nella struttura, aveva approfittato delle presenza di alcuni dirigenti della Prefettura per chiedere il rilascio delle carte d'identità. I carabinieri, intervenuti per mantenere l'ordine, avevano dovuto bloccare i cancelli per impedire loro l'accesso.

TENUTA RINCHIUSA PER SETTE ORE. Sull'episodio, negli ultimi giorni, sono emersi ulteriori dettagli. Il gruppo di 34 richiedenti asilo si sarebbe "barricato" nell'ufficio della vicepresidente della cooperativa che ha in gestione la struttura d'accoglienza. Nonostante la presenza dei militari, i migranti avrebbero tenuto rinchiusa la donna all'interno della stanza, impedendole di uscire per ben sette ore.

SEQUESTRO DI PERSONA. Per tali fatti, le 34 persone coinvolte si trovano ora a dover rispondere di sequestro di persona. Ad undici di loro è stata revocata la misura di accoglienza. La Procura ha aperto un fascicolo per altre tre, cui è stato imposto l'obbligo di firma dai carabinieri e il divieto di ingresso nel territorio comunale.

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