Sul caso profughi che da settimane sta arroventando il clima a Padova - spaccata in due tra il fronte dei sostenitori dell'accoglienza, convinti che anche la città e la provincia euganee debbano fare la propria parte e chi, invece, ritiene che il Veneto e i padovani abbiamo già dato - è intervenuto giovedì anche il questore Gianfranco Bernabei, insediatosi da appena un mese.

MICRO-ACCOGLIENZA. "La strategia della micro-accoglienza è la migliore per evitare disagi, al contrario, una forte concentrazione comporterebbe delle dinamiche più negative". Quindi, dal capo della polizia, pieno sostegno alla linea finora attuata dalla prefettura e impartita dal governo, con una spartizione degli arrivi nei vari capoluoghi e poi negli spazi individuati sul territorio anche in provincia.

I DATI: GLI ULTIMI 12 MESI. Bernabei ha illustrato i dati dei reati e degli interventi relativi ai 12 mesi compresi tra maggio 2014 e aprile 2015.  Nel complesso si registra una flessione di reati reati contro il patrimonio, ma aumentano quelli informatici (truffe nel commercio online, pedopornografia e cyberbullismo). Nello specifico dei furti in abitazione, si segnala un +3% a Padova città, a fronte di un -17% in provincia. Nel complesso 555 gli arresti eseguiti e 2mila le persone denunciate per le varie tipologie di reato. Raddoppiati i sequestri di droga in una provincia dove sono oltre mille i pazienti tossicodipendenti in cura al Sert. 1.962 i servizi di ordine pubblico che ha visto le forze dell'ordine impegnate in manifestazioni varie. 178 le chiamate al centralino del 113 di media al giorno per un totale di 65mila telefonate nell'ultimo anno. Sono 68.882 gli stranieri regolarmente censiti nella provincia di Padova, nell'ordine si tratta per lo più di molvadi, marocchini, cinesi e albanesi. 215 le espulsioni di clandestini.