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Cronaca

Nel mirino dei "guerrieri" No Vax c'era anche il ministro Speranza: indagata una 53enne della provincia

La visita venne poi annullata. Tra le perquisizioni compiute questa mattina all'alba tra Roma, Milano,Venezia, Bergamo e Reggio Emilia, coinvolta anche la provincia di Padova, indagata una donna

Perquisizioni a casa dei No Vax, nel Padovano è indagata una donna. Progettavano azioni violente. Tra loro anche un separatista veneto con precedenti, che invitava ad azioni violente nei confronti del ministro Roberto Speranza, atteso a Padova lo scorso 2 settembre (poi annullata per un urgente consiglio dei ministri) per partecipare alla festa dui Articolo Uno.

L'attività investigativa

Nella prima mattinata di oggi 9 settembre, al termine di un’attività investigativa coordinata dal capo della Sezione Distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano, la polizia ha dato esecuzione a 8 decreti di perquisizione delegata nei confronti di altrettanti soggetti indagati per istigazione a delinquere aggravata. Oltre al Capoluogo lombardo, le perquisizioni della Digos hanno interessato le Province di Roma, Venezia, Padova, Bergamo e Reggio Emilia.

Gli indagati

Nel Padovano c'è una 53enne residente a Mestrino, di professione cameriera, indagata a piede libero per istigazione a delinquere con l'aggravante del mezzo di comunicazione: la donna invitava le persone a lanciare uova marce contro il ministro Speranza. Le sono stati sequestrati il computer e il cellulare. Gli indagati figurano membri attivi di un gruppo Telegram denominato “I guerrieri” nel quale venivano progettate azioni violente da realizzare, anche con l’uso di armi ed esplosivi fai da te, in occasione delle manifestazioni “No Green Pass” organizzate su tutto il territorio nazionale, in particolare quelle in programma nella capitale l’11 e il 12 settembre. Dall’analisi dei messaggi pubblicati sulla chat è emerso che gli indagati, uno dei quali titolare di porto d’arma e già noto alle forze dell’ordine per la sua vicinanza al separatismo veneto, oltre all’intenzione di partecipare in massa alla manifestazione di protesta in programma a Roma sabato prossimo, incitavano gli altri membri del gruppo a realizzare azioni violente nelle rispettive province di residenza contro obiettivi istituzionali o approfittando della visita di esponenti dell’esecutivo, come quella prevista a Padova lo scorso 2 settembre da parte del ministro Speranza. Inoltre, il prosieguo dell’attività investigativa ha consentito di riscontrare l’effettiva intenzione di alcuni membri del gruppo di realizzare una “riunione preparatoria” in vista dell’appuntamento romano e di approvvigionarsi di armi bianche da utilizzare in quell’occasione.

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