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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Limena / Via Alessandro Volta

"Costretta a prostituirsi con i clienti": sequestrato centro massaggi "a luci rosse"

Un'ex massaggiatrice ha denunciato quanto accadeva all'interno dell'esercizio di via Volta. Svariati clienti hanno confermato di avere beneficiato di prestazioni sessuali

Prestazioni sessuali nel centro massaggi "a luci rosse" di via Volta a Limena. I carabinieri della stazione locale, nelle scorse ore, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo dell'attività, emesso il 22 marzo scorso dal gip del tribunale di Padova Cristina Cavaggion, su richiesta del pm Vartan Giacomelli.

"COSTRETTA A PROSTITUIRSI". Tutto ha avuto inizio dalla segnalazione fatta da un'ex dipendente di origini cinesi, 40 anni, residente a Vigodarzere, all'Ispettorato al Lavoro. Quest'ultimo ha contattato la stazione dei carabinieri di Limena per segnalare che la donna, oltre a presunte irregolarità in materia di lavoro avvenute all'interno del centro massaggi per cui aveva lavorato fino a qualche giorno prima, aveva raccontato di essere stata anche indotta a fornire agli avventori della struttura prestazioni di tipo sessuale. Questo accadeva il 12 febbraio scorso.

"EVA", LA MASSAGGIATRICE. La donna è stata, quindi, invitata in caserma, dove ha formalizzato una denuncia nella quale raccontava di aver esercitato, contestualmente all’attività di massaggiatrice, anche la prostituzione, attività alla quale sarebbe stata costretta ed indotta da un'altra cittadina cinese, identificata in N.J., detta “Eva”, 35 anni, residente a Limena, massaggiatrice, incensurata. La donna, responsabile del centro massaggi, è stata denunciata per sfruttamento della prostituzione.

CENTRO MASSAGGI SEQUESTRATO. Nel corso di appositi servizi di osservazione, controllo e pedinamento, i carabinieri hanno identificato svariati clienti del centro massaggi di via Volta. Gli avventori (cinesi regolari in Italia), ascoltati dai militari, hanno dichiarato concordemente di avere beneficiato di prestazioni sessuali a pagamento all'interno dell'esercizio.  Sulla base degli elementi raccolti, sabato mattina, gli uomini dell'Arma hanno proceduto al sequestro preventivo dell'attività.

5MILA EURO IN CONTANTI. Contestualmente, il centro massaggi è stato perquisito, su delega dell'autorità giudiziaria: nell'armadio dell'indagata, i carabinieri hanno rinvenuto 5mila euro incontanti. La somma è stata sequestrata, in quanto ritenuta provento dell'attività illecita della donna.

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