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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

I dati Unioncamere al servizio dell'Arma dei carabinieri: il protocollo d'intesa

Una rete per prevenire la formazione di fenomeni connessi alla criminalità organizzata all'interno del tessuto imprenditoriale del territorio: è l'obiettivo della sinergia

Il Protocollo d’intesa tra la Legione Carabinieri Veneto e Unioncamere Veneto è teso alla creazione di un “sistema rete” per prevenire possibili infiltrazioni della criminalità, anche organizzata, nel tessuto economico ed imprenditoriale ed accrescere la sensibilità comune nei confronti di tali fenomeni e per l’assolvimento dei reciproci compiti istituzionali. È stato firmato la mattina di mercoledì 9 giugno al comando di via Rismondo.

Il protocollo

L’intesa è volta al contrasto della criminalità, anche organizzata, attraverso le indagini economiche e rivolte ad associazioni di tipo mafioso, tra le cui forme rientrano sia le infiltrazioni nel tessuto economico legale sia i meccanismi di “esterovestizione” volti ad attuare sofisticate forme di evasione e riciclaggio. Esaudisce, inoltre, la necessità di ben governare la repentina mutevolezza degli scenari internazionali e della crescente globalizzazione delle relazioni commerciali, e permetterebbe quindi all’Arma, nell’assolvimento dei suoi compiti, di acquisire in tempi brevi, informazioni qualificate sui soggetti economici operanti in Italia, Veneto, e oltre frontiera, la cui complessità strutturale incide sulla possibilità di individuare e disarticolare il correlato disegno criminoso; prevede che Unioncamere Veneto, in ragione delle proprie competenze ed attività istituzionali, consenta ai reparti dell’Arma dei carabinieri operanti in Veneto, l’accesso ad informazioni tratte dal Registro Imprese, tramite cui è possibile acquisire, con apposite credenziali, struttura, bilanci, azionariato ed altre informazioni sulle aziende residenti, ad oggi in Italia. Infine, contribuisce a migliorare l’efficienza delle attività dirette al contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata e mafiosa nel mondo del commercio, del lavoro, dell’imprenditoria e dell’economia in generali operanti in Veneto. Data l’importanza strategica per l’Arma di acquisire con certezza, celerità ed ufficialità, i dati e le informazioni ricavabili dal Registro Imprese che Unioncamere Veneto mette a disposizione attraverso l’accesso alla piattaforma di Infocamere REX, l’ente si impegna anche ad organizzare su richiesta incontri formativi a favore del personale individuato dai 7 comandi provinciali che “capillarizzano” il territorio della Regione, per l’utilizzo degli applicativi di Infocamere, senza nessun onere, il Comando generale dell’Arma dei carabinieri, autorizzava l’adesione al progetto, in analogia a quanto avviene in altre realtà territoriali a livello nazionale. Sarà nominato un ufficiale referente per ogni comando provinciale, al fine di avere una corsia preferenziale con le Camere di commercio sul territorio, e nel rispetto della normativa vigente.

I commenti

Il Generale Fabrizio Parrulli, comandante della Legione Carabinieri Veneto ha sottolineato che «la prevenzione all’insediamento nei territori della criminalità organizzata comporta un impegno concettuale, organizzativo ed esecutivo certamente non secondario a quello profuso nella repressione dei reati. Prevenire significa capacità di prevedere gli eventi, di pianificare e di programmare gli interventi operativi, di svolgere servizi di controllo del territorio oculati, remunerativi ed efficienti. Nell’ultrasecolare storia dell’Arma, non a caso la regolamentazione organica e di servizio ha sempre sottolineato che “l’essenza della missione dei carabinieri” consiste soprattutto in “una vigilanza attiva, non interrotta”, cioè nella costante e capillare presenza sul territorio al fine di salvaguardare, dissuadere e se necessario persuadere, prima ancora di reprimere. La prevenzione è, quindi, parte fondante della nostra cultura professionale, è il cardine sul quale costruiamo la nostra stessa etica del dovere e della solidarietà. Alla base della prevenzione sta la ricerca dell’informazione, la conoscenza delle comunità nelle quali operiamo. Lo strumento concordato agevola e coordina sul territorio in modo puntuale due strutture statali per favorire le iniziative economiche lecite su questo territorio tenuto conto dei numerosi investimenti futuri dovuti anche ai finanziamenti provenienti da Next Generation EU». Il presidente di Unioncamere Veneto, Mario Pozza, ha aggiunto che «le infiltrazioni mafiose rappresentano una minaccia per il tessuto economico della nostra regione e l’emergenza economica causata dal Covid-19 rischia di aggravare la situazione. Per questo è necessario che le istituzioni facciano squadra per frenare un fenomeno che nulla ha a che fare con il dna delle imprese del Veneto, ma che non dobbiamo sottovalutare come ha recentemente sottolineato una ricerca dell’Università di Padova. E questo protocollo è un esempio concreto della volontà di collaborare e di mettere in campo azioni concrete. Si tratta del segno concreto dell’impegno di Unioncamere Veneto per contrastare le infiltrazioni mafiose e conferma la volontà di essere a fianco dell’Arma a presidio della legalità. La firma di oggi, inoltre, mi offre l’occasione per ringraziare gli uomini e le donne dell’Arma dei carabinieri per quello che fanno ogni a servizio della comunità».

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